Il giudice beato

La cerimonia di beatificazione del giudice celebrata nella cattedrale di Agrigento. Polemiche per le limitazioni durante le celebrazioni

Il giudice beato
Tgr Sicilia
Canicattì, la città di Rosario Livatino, il primo Magistrato Martire elevato agli onori degli altari, questa mattina si è svegliata insolitamente presto nonostante la giornata domenicale. Tutti davanti al televisore per seguire in diretta Rai la cerimonia di Beatificazione il cui inizio era fissato per le 10 dalla cattedrale di Agrigento.

A presiedere la solenne concelebrazione è stato il cardinale Marcello Semeraro, Prefetto della congregazione delle cause dei Santi. Poco più di duecento gli ammessi in cattedrale. La "chiesa universale" di Rosario Livatino fatta da fedeli e concittadini resterà fuori dal luogo di culto e distante dall'area della cattedrale di Agrigento, off limits  già da giovedì scorso.

"Questa non è la festa - dice Giuseppe Palilla, presidente dell'Associazione intitolata al Magistrato e suo compagno - che meritava ed avrebbe gradito Rosario. Anche chi ha supportato con me e le Associazioni e Postulazione diocesana di questa causa è stato tenuto lontano da questa festa. Ci scusiamo per colpe non nostre e cercheremo di rimedia

Le parole pronunciate dal Santo Padre, durante l'Angelus, in cui ha ricordato il beato Rosario Livatino 
Il cardinale Francesco Montenegro, a conclusione delle celebrazioni per la beatificazione, ha rivolto il pensiero e la preghiera, ai tanti magistrati, uomini delle forze dell'ordine, politici e a quanti altri sono state vittime della violenza dei malavitosi.
Una città in festa, Canicattì, le testimonianze di quanti hanno conosciuto Rosario Livatino, da oggi beato per la Chiesa Cattolica
Il Servizio di Simona Licandro 
L'omelia di beatificazione del cardinale Marcello Semeraro, prefetto della Congregazione delle cause dei Santi
Il servizio di Vicky Sorci da Agrigento