Adesso c'è anche un'inchiesta della Corte dei conti. La magistratura contabile indaga sul concorso-beffa per i forestali in Sicilia: il fascicolo punta a stabilire se ci siano responsabilità nell'annullamento della selezione, bloccata dal presidente della Regione Renato Schifani dopo le polemiche legate a una presunta parentopoli.
Lo scandalo è stato sollevato un mese fa dal Quotidiano di Sicilia: quando il concorso non si era ancora concluso, su internet circolava una graduatoria che vedeva in testa il figlio dell'ex dirigente generale del corpo forestale, Giovanni Salerno. Proprio Salerno, prima di andare in pensione, aveva scelto il presidente della commissione esaminatrice. Questo elemento ha indotto il governatore a dare lo stop alla selezione, alla quale avevano partecipato ventimila candidati per 46 posti: secondo Schifani, che è giunto a questa conclusione dopo aver chiesto un approfondimento interno, ci sarebbe un conflitto di interessi.
All'Ars, intanto, si allungano i tempi per la manovra. Ieri dalla commissione Bilancio è arrivata una nuova fumata nera sulla legge di stabilità: la seduta è stata rinviata a lunedì, dopo un nuovo scontro fra Fratelli d'Italia e la Democrazia cristiana. Finora sono stati approvati solo sette articoli su quaranta. L'obiettivo della maggioranza resta approvare la legge entro la fine dell'anno: la tabella di marcia, però, prevede l'approdo in Aula già venerdì prossimo.
Il servizio di Claudio Reale