Trappeto, migranti aggrediti in spiaggia a ferragosto: depositata denuncia
L'episodio avvenuto la notte di ferragosto dopo i festeggiamenti alla spiaggia di Trappeto. Fra le vittime dell'aggressione ci sarebbe anche l'educatrice del centro che ospitava i minori migranti. Sporta la denuncia ai Carabinieri di Partinico
Hanno sporto denuncia ai Carabinieri di Partinico, questa mattina, i 4 minori richiedenti asilo protagonisti di un nuovo episodio di aggressione nella zona, la notte di ferragosto, dopo il pestaggio a fine luglio del senegalese Khalifa Dieng. Erano accompagnati dai responsabili della comunità di accoglienza.
Le indagini sono in corso. Da chiarire la dinamica e il possibile movente razzista, ma a subire violenze sarebbe stata anche l'educatrice del centro che li ospita, che era andata a recuperarli.
Una sera di festa, la spiaggia di Ciammarita, a Trappeto, a pochi chilometri da Partinico, era affollata di locali. I 4 giovani migranti, avevano avuto il permesso di trascorrere una serata fuori, col tradizionale bagno di mezzanotte. Verso le due di notte, mentre aspettavano il pullmino che li avrebbe riportati in comunità, sarebbero stati avvicinati da quattri ragazzi italiani, del posto, che li avrebbero insultati.
Per calmare le acque alcuni richiedenti asilo, avrebbero detto: "Siamo qui per divertirci, siamo persone uguali a voi". Poi si è passati alle mani, gli aggressori avrebbero colpito due dei quattro stranieri con schiaffi e pugni, (forse anche con pietre e bastoni), minacciandoli di morte. Sotto gli occhi dei bagnanti. Alcuni, prepoccupati, hanno chiamato polizia e carabinieri, ma giunte sul posto le forze dell'ordine non c'era più nessuno.
I ragazzi sarebbero stati anche inseguiti, tamponati e accerchiati da una ventina di persone. Poi sono riusciti a scappare, tornando alla casa di accoglienza alle 5 di mattina.
Gli inquirenti ora cercano di capire, se, come successo a piazza Santa Caterina a Partinico un mese fa, si sia trattato di un pestaggio aggravato dall'odio razziale. "Un fatto grave, una atmosfera non più sopportabile", ha commentato il sindaco Maurizio De Luca.
Le indagini sono in corso. Da chiarire la dinamica e il possibile movente razzista, ma a subire violenze sarebbe stata anche l'educatrice del centro che li ospita, che era andata a recuperarli.
Una sera di festa, la spiaggia di Ciammarita, a Trappeto, a pochi chilometri da Partinico, era affollata di locali. I 4 giovani migranti, avevano avuto il permesso di trascorrere una serata fuori, col tradizionale bagno di mezzanotte. Verso le due di notte, mentre aspettavano il pullmino che li avrebbe riportati in comunità, sarebbero stati avvicinati da quattri ragazzi italiani, del posto, che li avrebbero insultati.
Per calmare le acque alcuni richiedenti asilo, avrebbero detto: "Siamo qui per divertirci, siamo persone uguali a voi". Poi si è passati alle mani, gli aggressori avrebbero colpito due dei quattro stranieri con schiaffi e pugni, (forse anche con pietre e bastoni), minacciandoli di morte. Sotto gli occhi dei bagnanti. Alcuni, prepoccupati, hanno chiamato polizia e carabinieri, ma giunte sul posto le forze dell'ordine non c'era più nessuno.
I ragazzi sarebbero stati anche inseguiti, tamponati e accerchiati da una ventina di persone. Poi sono riusciti a scappare, tornando alla casa di accoglienza alle 5 di mattina.
Gli inquirenti ora cercano di capire, se, come successo a piazza Santa Caterina a Partinico un mese fa, si sia trattato di un pestaggio aggravato dall'odio razziale. "Un fatto grave, una atmosfera non più sopportabile", ha commentato il sindaco Maurizio De Luca.