Salvini indagato per sequestro su Diciotti, atti al Tribunale dei ministri

La Procura di Palermo ha trasmesso al tribunale del ministri del capoluogo siciliano il fascicolo d'indagine sul caso Diciotti, chiedendo ai giudici di svolgere le indagini preliminari nei confronti del vicepremier

"Vengo a piedi a Palermo domani a spiegare perché l'ho fatto e lo rifarei". Così il ministro dell'Interno Matteo Salvini ha commentato, in diretta Facebook, la comunicazione con cui il Tribunale di Palermo lo informa di essere indagato per i fatti della nave Diciotti. A Salvini viene contestato il sequestro di persona aggravato. L'indagine riguarda il mancato sbarco di oltre 150 migranti dalla nave Diciotti ormeggiata a Catania, per diversi giorni, in attesa del via libera del ministero. La Procura di Palermo ha trasmesso al tribunale del ministri del capoluogo siciliano il fascicolo d'indagine sul caso Diciotti, chiedendo ai giudici di svolgere le indagini preliminari nei confronti del vicepremier. L'indagine è partita dalla procura di Agrigento che ha poi trasmesso gli atti per competenza a Palermo. Dopo l'analisi dei magistrati palermitani sono caduti i reati, inizialmente ipotizzati, di sequestro di persona a scopo di coazione, arresto illegale, abuso d'ufficio e omissione d'atti d'ufficio. Adesso il fascicolo passa al Tribunale dei ministri che è composto da tre giudici del distretto. Il ministro potrà essere sentito da Tribunale che entro novanta giorni, dovrà eseguire una istruttoria: alla fine l'organismo potrà archiviare ovvero trasmettere nuovamente le carte al procuratore che dovrà inoltrare l'autorizzazione a procedere al Senato.