La protesta dei sindaci per lo sblocco del decreto sul terremoto

A tre mesi dal sisma di Santo Stefano, i primi cittadini dei nove comuni colpiti scrivono al Governo perché sblocchi il decreto sulla ricostruzione: chiedono la nomina del commissario straordinario e lo stanziamento dei 300 milioni di euro previsti

Fine febbraio. Poi l'inizio di marzo. In ultimo la seconda metà del mese. Marzo è quasi finito e ancora nulla.
Il decreto sulla ricostruzione dopo il terremoto del 26 dicembre nei paesi etnei è ancora fermo: qualcosa si è inceppato e tra i nove sindaci dei comuni coinvolti dal sisma torna a serpeggiare qualche timore, espresso in una lettera indirizzata al Governo.

I soldi stanziati, quei 300 milioni di euro messi nero su bianco nel decreto, sarebbero anche sufficienti, uno sforzo apprezzato da cittadini, comitati e amministratori. Peccato che siano fermi e tali resteranno fino a quando il decreto non sarà approvato in via definitiva. Così come la nomina del commissario straordinario per la ricostruzione.