Lo spettro dei licenziamenti in Almaviva: i lavoratori tornano in piazza

Sono 1600 i posti che rischiano di saltare a causa del taglio delle commesse. I sindacati chiedono un tavolo di trattativa ad hoc per Palermo e più attenzione sul rispetto della legge contro la delocalizzazione

C'è soprattutto sconforto tra i dipendenti di Almaviva impegnati nella loro ultima battaglia per salvare i propri posti di lavoro. Nel call center di Palermo ci sono 1600 licenziamenti pronti a diventare effettivi da novembre se nel frattempo le commesse perse non dovessero tornare o se la trattativa a Roma non dovesse avere una svolta significativa. E certo non fa ben sperare il fatto che alla riunione che doveva svolgersi a Roma, il ministro Di Maio non si sia presentato, facendo slittare tutto a data da destinarsi.

La richiesta dei sindacati è che si apra un tavolo specifico su Palermo. Richiesta appoggiata anche dal Comune. 

La busta paga di questi lavoratori, con la riduzione delle ore per il nuovo ammortizzatore sociale partito a luglio, vale 400 euro. Una cifra con cui comunque coppie come Maria e Giancarlo, ci pagano il mutuo, crescono un figlio.: senza Almaviva salterebbero famiglie intere.