Erba di famiglia

Coltivavano marijuana di nascosto, in una serra occultata da una finta libreria e alimentata da un collegamento abusivo al contatore elettrico.

Un'intera famiglia, composta da tre persone, è stata arrestata a Misilmeri dai Carabinieri, che in casa dei tre ha scoperto una piantagione di marijuana. Il gip ha convalidato l'arresto di Alessandro Chiavetta, della convivente Maria Gioia e di Giovanni Raccuglia. La scoperta nel corso di un normale servizio antidroga. Dietro una finta libreria, una porta che consentiva di accedere ad un locale adibito alla coltivazione della cannabis indica. All'interno della stanza, numerosi vasi e piantine in fase di crescita e marijuana già essiccata e pronta per la vendita, nonché vari fertilizzanti e attrezzature necessarie per facilitare la crescita (lampade alogene, climatizzatori, ventilatori, incubatrici, macchinari per sigillare le confezioni di stupefacente, bilancino di precisione). Come se non bastasse, all'energia elettrica necessaria alla coltivazione, si provvedeva mediante una manomissione del contatore.Le piante e le attrezzature, insieme al locale, sono stati posti sotto sequestro. Per i tre, si procederà al giudizio con rito direttissimo. Il tribunale di Termini Imerese ha disposto le misure dell'obbligo di dimora nel comune di residenza e di presentazione alla polizia giudiziaria.