Almaviva Palermo: torna lo spettro dei licenziamenti

Dopo il nulla di fatto tra azienda e sindacati sul rinnovo della cassa integrazione, la società torna a parlare di "ristrutturazione del centro"

Mercoledì scorso, l'incontro interlocutorio a Roma e l'inevitabile delusione di sindacati e lavoratori. Venerdì, il nulla di fatto con Almaviva sul rinnovo della cassa integrazione, in scadenza il 31 marzo. C'è grande insoddisfazione e anche rabbia, all'interno della sede palermitana di call center per come stanno andando le cose. 4 mesi di trattative a Roma senza atti concreti e lo spettro di una cassa integrazione che arrivi al 60% per le commesse più in crisi - quelle di Sky e Wind - con stipendi che arriverebbero a stento di 400 euro al mese e una grande disparità tra lavoratori.

Per questo i sindacati hanno rifiutato questa ipotesi e pensano a una grande mobilitazione di protesta contro tutte le istituzioni. Ma secondo l'azienda, senza questo accordo, l'unica soluzione sarà la ristrutturazione del centro, ossia i licenziamenti.