Coronavirus, ricerca genetica all'Università di Palermo

Si occuperà di capire le variazioni genetiche del virus per ricostruire la diffusione. Attesi domenica a Pozzallo i siciliani che hanno chiesto di rientrare da Malta

Di fronte a un virus di cui non conosciamo molti aspetti, parte anche in Sicilia uno studio genetico. In collaborazione con Consiglio nazionale delle ricerche, l''Università di Palermo porterà avanti un'analisi sui pazienti contagiati nella Sicilia Occidentale. L'obiettivo è quello di capire le dinamiche del contagio attraverso le mutazioni del virus.  

Intanto, gli ultimi dati di venerdì, dicono che dall'inizio di questa emergenza, le vittime in regione sono 101 mentre gli attuali contagiati sono 1.664. I nuovi tamponi positivi, 68. 500 degli attuali pazienti sono in provincia di Catania, sempre la zona più colpita.

sempre ieri ha perso la vita un altro paziente - il settimo - della casa di cura "Villa delle Palme", a Villafrati. Si tratta di un 83enne. 

A San Marco D'Alunzio, sui  Nebrodi, sono state invece svuotate, le due strutture che avevano sviluppato un focolaio: la "Residenza Aluntina" e "Villa Pacis". Alcuni ospiti - 11 - sono stati ricoverati, i negativi sono stati trasferiti in un'altra casa di cura o affidati ai familiari. 

All'ospedale Umberto I di Siracusa l'Asp ha autorizzato i tamponi su tutto il personale sanitario, dopo i diversi contagi di questi giorni.

Tra i 94 guariti totali, ci sono anche due bambini dimessi dall'ospedale Di Cristina di Palermo e altri 10 pazienti dal Cannizzaro di Catania.

Sembra invece che si stia per concludere la travagliata vicenda dei 280 siciliani che hanno perso il lavoro a Malta e chiedono di rientrare. Domenica mattina sono attesi a Pozzallo. La maggior parte di loro trascorrerà la quarantena in casa, alcuni - circa 20 - che per vari motivi non possono, dovranno accettare, prima della partenza, di essere trasferiti in una albergo di Ragusa, altrimenti non potranno partire. 

Infine, guardando alle restrizioni, il presidente della Regione Musumeci ha rinnovato l'ordinanza di chiusura dei negozi la domenica e i festivi. Alcuni sindaci hanno dato una stretta ulteriore. Ad Agira - una delle zone rosse - da oggi ci saranno solo consegne a domicilio e non si potrà più andare al supermercato.