La battaglia di mamma Jalila

Ha riconosciuto i suoi figli nel modo più tragico. Jalila Tamallah è la madre di Mehdi e Hedi, 22 e 24 anni, due dei tre corpi con indosso delle mute da sub ritrovati fra il dicembre del 2019 e il gennaio 2020 sulle coste fra Cefalù e Castel di Tusa

Ritrovamenti che furono associati con quelli di panetti di hashish restituiti dal mare in altri punti del litorale siciliano. Erano invece solo dei giovani pescatori partiti con altri 4 per un viaggio della speranza il 30 novembre del 2019. Il loro barchino fu travolto dal mare in tempesta. Per mesi i parenti non hanno avuto notizie, pensando che fossero stati trattenuti in un centro. 

Con l'aiuto dell'avvocatessa Serena Romano e di Rebecca Kraiem, dell'associazione "Tunisini in Italia", è stato fatto il test del Dna e tutta la documentazione necessaria.

Nei prossimi giorni Jalila potrà dare degna sepoltura ai suoi ragazzi in Tunisia. Così come i parenti del quarantenne Akram, il terzo corpo riconosciuto. Scomparsi gli altri 3, una sorte toccata a 1257 tunisini che sono naufragati cercando di sbarcare in Italia negli ultimi 10 anni.