Un gruppo di francesi a lezione di antimafia

Giornalisti, avvocati, studiosi e parenti di vittime di mafia in visita sui luoghi delle stragi e della memoria. Ad organizzare il tour, con fondi europei, l'associazione Crim'HALT, che si batte per una legislazione contro i clan sul modello italiano

Fabrice Rizzoli, dell'associazione Crim'HALT - dove HALT sta per alternativa - guida un gruppo di una trentina di francesi che in Sicilia può vedere gli esiti della legge sulla confisca dei beni mafiosi, la Rognoni - La Torre, che in Italia è in vigore da 40 anni ma che in Francia è stata varata solo dodici anni fa. Quanto all'uso sociale dei beni sottratti alle mafie, in Italia c'è una legge dal marzo del 1996. Mentre Oltralpe soltanto l'anno scorso, dopo un primo tentativo del 2016, è stata introdotta una normativa sull'uso sociale dei beni sequestrati, grazie anche alle battaglie fatte da Crim'HALT.

Nel gruppo c'è anche Nora Begué, madre di un quattordicenne ucciso lo scorso agosto alla periferia di Marsiglia a colpi di kalashnikov, e Jean-Toussaint Plasenzotti, zio di Massimu Susini, ucciso in Corsica nel settembre del 2019 perché era d'intralcio ai crescenti appetiti della criminalità locale.