Banca Etruria, archiviazione per Boschi e altri 4 vertici

L'inchiesta sulla mancata fusione con la Banca popolare di Vicenza. Archiviazione anche per Lorenzo Rosi, Alfredo Berni, Giusepe Fornasari e Luca Bronchi

Banca Etruria, archiviazione per Boschi e altri 4 vertici
tgr
 Il gip di Arezzo Fabio Lombardo ha archiviato il filone di indagini di Banca Etruria relativo alla mancata fusione con la Popolare di Vicenza. Tra gli indagati, per bancarotta, per i quali il giudice ha firmato il decreto di archiviazione figura Pierluigi Boschi, padre dell'ex ministro Maria Elena, ex vice presidente dell'istituto aretino. Con lui archiviate le accuse per l'ultimo presidente di Etruria Lorenzo Rosi, l'altro vice Alfredo Berni, Giusepe Fornasari, predecessore di Rosi e l'ex dg Luca Bronchi. La firma del decreto di archiviazione, come riporta oggi la Nazione di Arezzo, risale al 12 settembre. L'archiviazione era stata chiesta dal pool di pm della procura di Arezzo che da anni lavora sul caso Banca Etruria. Secondo quanto scrive il gip Lombardo nel decreto di archiviazione "dagli atti che sono stati trasmessi" risulta "che il mancato accordo commerciale in ragione dello stato di crisi in cui entrambi gli istituti di credito versavano, non è idoneo di per sè a ritenere integrati i reati ipotizzati". Ancora, per il gip "sulla scorta degli elementi di fatto che sono stati accertati nel corso delle indagini, non è possibile effettuare alcuna prognosi positiva in merito al nesso causale fra la condotta omessa e il verificarsi dell'evento di danno". La mancata fusione tra Etruria e Popolare di Vicenza è anche al centro dell'azione civile di responsabilità, promossa davanti al tribunale delle imprese di Roma, dal liquidatore della vecchia Bpel Giuseppe Santoni. Quest'ultimo ha chiesto agli ex amministratori dell'istituto aretino vertici circa 400 milioni di euro di cui 212 per la mancata fusione con Popolare Vicenza.(