Addio Parigi, o caro... Narciso porta un bacione in Paradiso

Morto a 92 anni il cantante, attore e compositore Narciso Parigi. Nato a Campi Bisenzio, era l'erede di Odoardo Spadaro, interprete della tradizione melodica fiorentina. E del celebre inno del "labaro viola". Il cordoglio della città.

Addio Parigi, o caro... Narciso porta un bacione in Paradiso
tgr
Firenze perde la sua voce "storica". Quella che dette nuova vita al repertorio di Odoardo Spadaro, il bacione a Firenze e il valzer della povera gente, e fece "garrire al vento" il "labaro viola", nel leggendario inno della Fiorentina, prima di ogni gara casalinga. Narciso Parigi, classe 1927, campigiano doc, non stava bene da tempo, tanto che in occasione della partita Fiorentina-Atalanta, il 15 gennaio, in curva Fiesole, era apparso lo striscione "Forza Narciso". Se ne è andato nella notte, a 92 anni, nella sua casa sulle colline fiorentine, circondato da amici e parenti. Lascia la moglie Fiorella e i figli Daniela e Andrea. Oltre 5mila incisioni al suo attivo, una ventina di film da protagonista (più altri da comprimario), una popolarità di lunghissima data, avviata nel 1944 con gli esordi radiofonici a radio Firenze, sotto la direzione del maestro Ariani. Parigi si afferma in breve tempo come "cantante della radio" con le varie orchestre RAI (quelle dirette da Guido Cergoli e Nello Segurini), e in particolare con la formazione di Francesco Ferrari, con la quale collaborò al 1945 al 1965 (seguendola quando si trasferì a Roma nel 1948). Il suo repertorio, inizialmente impostato su tipici stornelli o su brani dalla costruzione simile a quella delle stornellate, si apre progressivamente a un repertorio classicamente melodico, imperniato sulle canzoni della tradizione fiorentina (da "Mattinata fiorentina" a "Firenze sogna", dal "Cappello di paglia di Firenze" alla "Carrozzella" o al "Valzer della povera gente"). Ma presto Parigi nizia a spaziare anche oltre i confini toscani, diventando una sorta di ambasciatore nel mondo del bel canto italiano. Nel 1955 partecipa al Festival di Sanremo con "Incantatella" in coppia con Claudio Villa e "Ci ciu ci cantava un usignol", insieme Natalino Otto e i Radio Boys destinata a diventare un successo internazionale. Nel 1957 è tra i protagonisti di “Voci e volti della fortuna”, il programma radiotelevisivo precursore di “Canzonissima” e abbinato alla Lotteria di Capodanno. narciso, di bell'aspetto e disinvolta presenza scenica, ottiene un buon successo anche come attore a partire da "Terra Straniera" (film del 1952 di Sergio Corbucci) e la canzone omonima lo fa diventare ancora più famoso.  Negli anni '40/'50/'60  la sua voce poderosa, il suo stile sobrio e la sua dizione perfetta ne sostengono l'affermazione anche oltre oceano,  tanto che negli Stati Uniti si diffonde una pubblicità che recita così: "Se volete imparare l'inglese ascoltate Frank Sinatra, se volete imparare l'italiano ascoltate Narciso Parigi". 
Nel 1960 in coppia con Luciano Rondinella vince il Festival internazionale di Firenze con "Rondini fiorentine" e nel 1962 torna sul palcoscenico sanremese con "Vita", in coppia con Giorgio Consolini. Considerato uno dei più popolari interpreti della canzone italiana degli anni Cinquanta si avvale di uno stile asciutto e sobrio che non abusa di abbellimenti e tenta di colpire direttamente l’attenzione dell’ascoltatore. Il merito è anche di una perfetta dizione e di una tecnica vocale particolare, acquisita proprio nella lunga esperienza di stornellatore, che lo porta a far emergere le sfumature della melodia lasciando che la voce scivoli via come si fa sui doppi sensi degli stornelli. Non canta soltanto stornelli, ma si cimenta con i motivi più in voga di quegli anni facendosi apprezzare per il modo spontaneo e coinvolgente che lo caratterizza. Oltre ad aver dato un decisivo contributo alla canzone italiana con Angelina, Prigioniero d'un sogno, Tango del mare e Io t'ho incontrata a Napoli, Terra straniera, fu un punto di riferimento per il repertorio fiorentino e un simbolo del capoluogo toscano anche grazie all'inno O Fiorentina (1956). Nel 1963 partecipa al Festival di Napoli insieme a Nunzio Gallo con il brano Annamaria classificandosi terzo. Alla stessa manifestazione presenta anche 'A stessa Maria accoppiato a Mario Abbate e 'A fenesta 'e rimpetto insieme a Maria Paris. Quest'ultimo brano, però, non viene inciso su disco. Sposatosi con Fiorella Allegrini, nel 1957 divenne padre di Daniela, nel 1958 di Stefano Menotti e nel 1965 di Andrea. Tra gli anni cinquanta e i primi sessanta prese parte a vari film come Terra straniera di Corbucci (1952) e Gagliardi e pupe di Montero (1958). Numerosi i premi (come la Maschera d'oro nel '58) ricevuti per una carriera che lo impegnò a lungo, tra tournée e trasmissioni televisive, anche negli Stati Uniti. Dal 1996 al 2004 è ospite fisso nella trasmissione televisiva Ci vediamo in tv condotta da Paolo Limiti. Nel 2001 è ospite, con Carla Boni e Mario Trevi, alla trasmissione Mezzogiorno in famiglia. Pur avendo dimostrato, in particolare nel periodo in cui canta con l’Orchestra Ferrari, di cavarsela egregiamente anche con la canzone ritmica di derivazione jazz, Narciso Parigi si mantiene fedele alla canzone italiana classica. La sua scelta è destinata a non modificarsi neppure quando altri suoi colleghi, di fronte all’irrompere di nuove mode si adeguano. E quando in Italia la fedeltà alla melodia non è particolarmente apprezzata lui cerca fortuna fuori dai confini nazionali. Il 25 marzo 2012, nel giorno del tradizionale Capodanno Fiorentino, presso la Sala delle Adunanze dell'Accademia delle arti del disegno a Firenze, Narciso Parigi riceve il "Premio delle Arti 2011 dei Fiorentini nel Mondo" per la categoria delle Arti sonore. Il 6 maggio 2017 al Teatrodante Carlo Monni di Campi Bisenzio, la sezione soci dell'Unicoop Firenze, conferisce a Narciso Parigi una targa onoraria. Il 25 settembre 2017 nella Sala Barile di Palazzo Panciatichi, il Presidente del Consiglio Regionale della Toscana Eugenio Giani con la presenza di Narciso Parigi, annuncia in conferenza stampa la festa che il Consiglio di Quartiere 3 del Comune di Firenze vuole organizzare per onorare l'artista nell'anno del suo 90° compleanno.    Il 29 settembre 2017, nella Biblioteca Comunale della Villa del Bandino, il Presidente del Quartiere 3 del Comune di Firenze Alfredo Esposito conferisce a Narciso Parigi una targa onoraria mentre il vicepresidente della ACF Fiorentina Gino Salica regala a Narciso una maglia della squadra viola con il nome personalizzato e il numero 90. Il 29 novembre 2017, giorno dei suoi 90 anni, nella Sala della Musica della Fondazione Franco Zeffirelli, il sindaco di Firenze Dario Nardella conferisce a Narciso Parigi l'onorazione de il “Fiorino d’Oro”. Il 30 novembre 2017, durante la sesta edizione della Hall of Fame Viola organizzata da Museo Fiorentina e ACF Fiorentina presso l'Auditorium Cosimo Ridolfi di Banca CR Firenze, Narciso Parigi viene ancora festeggiato per i suoi 90 anni da Pantaleo Corvino e dall'amico ed ex calciatore Giancarlo Antognoni. Il 3 febbraio 2018, Narciso Parigi viene nominato Cavaliere Onorario della Repubblica Fiorentina dell'Ordine di Parte Guelfa. Il 23 novembre 2018 viene presentato in conferenza stampa a Palazzo Vecchio dalla Presidente della Commissione Cultura Maria Federica Giuliani, il progetto discografico ideato da Narciso Parigi e dal giovane cantante emergente Lorenzo Andreaggi dal titolo: “Italia, America e ritorno”. Il 28 novembre 2018 nella Sala d’Arme di Palazzo Vecchio, Narciso Parigi investe ufficialmente Lorenzo Andreaggi passandogli il testimone come suo erede artistico e prosecutore della tradizione melodica italiana e fiorentina in Italia e nel mondo, lanciando così l'inizio della produzione discografica ideata da entrambi “Italia, America e ritorno”, CD con 16 brani scritti da Parigi e cantati da Andreaggi con la partecipazione di molti artisti tra cui Stefano Bollani, Irene Grandi, Saverio Lanza, Fabio Armiliato, Antonio Aiazzi dei Litfiba e Alessandro Finazzo e Marco Bachi della Bandabardò. Il disco, in uscita per il 2020, è finanziato dalla Fondazione ACF Fiorentina, prodotto da Sergio Salaorni dello Studio Larione 10 e curato dalla direzione artistica dello stesso Parigi. Il 14 febbraio 2019 all'ICLAB - Intercultural Creativity LABoratory di Firenze, viene consegnato a Narciso Parigi il Premio artistico-letterario "Ponte Vecchio". Il 29 novembre 2019, giorno dei suoi 92 anni, al Teatrodante Carlo Monni, la giunta comunale di Campi Bisenzio conferisce a Narciso Parigi la più alta onorificenza cittadina alla presenza del sindaco Emiliano Fossi: il "Premio Levriero Città di Campi". Durante l'occasione è stata inaugurata una sala del teatro dedicata al maestro: la "Sala Narciso Parigi".
Di rilievo anche l'attività di compositore ( "Cosa sognano gli angeli", "Ricordando Odoardo Spadaro", "Non ritornar" e "Le ragazze di Monticelli"): canzoni che, affidate alla voce di Lorenzo Andreaggi, innestano il progetto discografico "Italia, America e ritorno". Fra i primi a esprimere il cordoglio ufficiale, oltre al sindaco Dario Nardella, la società calcistica Fiorentina e il suo presidente Rocco Commisso. Narciso Parigi raccontava di averla seguita sin da bambino affrontando il viaggio in bicicletta da Campi Bisenzio allo stadio del Campo di Marte. Divenutone per qualche tempo anche dirigente, lega il suo nome, come si è detto, all'inno che era stato composto nel 1931, e che riarrangia in due versioni successive: una alla fine degli anni '50 , l'altra negli anni Sessanta nella forma che tutti i tifosi viola conoscono e che viene suonata e cantata ogni volta che la Fiorentina gioca in casa: "Garrisca al vento il labaro viola...". Che oggi penzola tristemente a mezz'asta, per l'addio a Narciso.