Scuola Sant'Anna: studente espulso per stalking, riammesso dai giudici

La decisione del Consiglio di Stato: "Fatti gravissimi ma espulsione penalizzante". L'istituto: "Riammesso dai giudici"

Scuola Sant'Anna: studente espulso per stalking, riammesso dai giudici
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I fatti "appaiono di significativa gravità", ma l'aver espulso dalla Scuola superiore Sant'Anna di Pisa lo studente presunto stalker della sua ex fidanzata, a sua volta allieva dell'ateneo toscano, appare "eccessivamente penalizzante" in attesa della decisione nel merito del Tar. Per questo il  il Consiglio di Stato ha sospeso in via cautelare l'atto con cui il 17 dicembre il Senato accademico della prestigiosa università pisana aveva allontanato il giovane, accusato anche di aver aggredito la sua ex  all'interno del collegio della S.Anna. Eseguendo la decisione dei giudici amministrativi, il Senato accademico ha dovuto riammetterlo: i due ex fidanzati potrebbero così tornare a incontrarsi nella Scuola. La denuncia per l'aggressione, riferisce il Tirreno che per primo ha raccontato la vicenda, era stata presentata dalla giovane il 3 dicembre alla polizia di Pisa: ne era seguito un ammonimento del questore e l'allontanamento dello studente dalla Sant'Anna che il 17 dicembre aveva deciso poi di espellerlo. L''avvocato dell'allievo, che parla di "relazione travagliata fra studenti", ha sostenuto però  che il provvedimento di espulsione è stato "sproporzionato" e illegittimo, perchè frutto di "accertamenti parziali e sbrigativi". All'opposto l'avvocato dello Stato, nella memoria difensiva della S.Anna, ha definito la "vicenda di una gravità assoluta", fatta "di comportamenti vessatori ripetuti per mesi, offese gravissime e reiterate, minacce e ricatti, pedinamenti e controlli ossessivi dentro il collegio e fuori". Due le ordinanze del Consiglio di Stato sulla vicenda, dell'11 febbraio e del 19 marzo con cui si impone alla Sant'Anna di riammettere lo studente in attesa appunto di una decisione sul merito.   Pochi giorni fa, il 27 aprile, il Senato accademico ha provveduto, come ha spiegato oggi la rettrice della Sant'Anna Sabina Nuti, rispondendo all'ANSA, "al fine di ottemperare al giudicato cautelare e con riserva all'esito del giudizio di merito del Tar della Toscana previsto a settembre". Il Senato accademico ha però anche confermato "all'unanimità che i comportamenti tenuti" dallo studente "hanno costituito una gravissima violazione del regolamento per la vita collegiale e del Codice etico della Scuola". Condotte, ha aggiunto Nuti, che "hanno provocato un profondo disagio nell'allieva" e "assunto una connotazione di ulteriore disvalore allorchè si consideri che essi sono stati perpetrati nell'ambito di un collegio a carattere residenziale, in seno ad una istituzione accademica che si ispira ai principi di rispetto reciproco, anche a tutela della sicurezza fisica e morale delle allieve, degli allievi e della stessa Scuola". (