Documenti falsi per fare permessi di soggiorno, denaro nero e lingotti d'oro per i pagamenti: il tutto legato al fenomeno della manodopera illegale nel distretto cinese del tessile a Prato. Procura e Guardia di Finanza hanno dato una spallata a 'fabbriche' di
documenti fittizi per fare il rinnovo dei permessi di soggiorno da parte di orientali assunti 'a nero'. Sono 210 gli indagati nell'operazione denominata "Easy permit", fra loro 52 imprenditori cinesi e 46 prestanome. Ai domiciliari 7 persone: due consulenti
del lavoro e tre titolari di società elaborazione dati, italiani, più due cinesi titolari di altri centri dati. L'obbligo di dimora è scattato per un altro orientale
documenti fittizi per fare il rinnovo dei permessi di soggiorno da parte di orientali assunti 'a nero'. Sono 210 gli indagati nell'operazione denominata "Easy permit", fra loro 52 imprenditori cinesi e 46 prestanome. Ai domiciliari 7 persone: due consulenti
del lavoro e tre titolari di società elaborazione dati, italiani, più due cinesi titolari di altri centri dati. L'obbligo di dimora è scattato per un altro orientale