Musumeci: "La prevenzione è all'anno zero"

Il ministro della Protezione civile in visita nelle zone colpite dall'alluvione: "la responsabilità non è solo del cambiamento climatico, ma anche dell'uomo". Giani: "Stimiamo danni per 2 miliardi di euro"

Musumeci: "La prevenzione è all'anno zero"
TGR
Il presidente della Regione Eugenio Giani e il ministro della Protezione Civile Nello Musumeci

Il ministro della Protezione civile Nello Musumeci e il capo del dipartimento nazionale Fabrizio Curcio hanno svolto insieme al presidente della Regione Eugenio Giani e ai sindaci dei comuni coinvolti un sopralluogo nelle zone colpite dall'alluvione.

“In Italia la prevenzione è all'anno zero - ha detto Musumeci a Campi Bisenzio, al termine del sopralluogo - Negli ultimi 80 anni è mancata una politica di prevenzione strutturale. Abbiamo tante risorse in giro ma non si riesce a metterle a terra. La prevenzione deve essere strutturale, a partire dai cittadini, che devono essere informati, e nelle scuole”

"Il presidente del Consiglio Meloni è sempre stata in stretto contatto con me - ha aggiunto - "e vuol venire in Toscana, lo farà alla prima occasione possibile e mi ha incaricato per ora di portare la sua vicinanza e ricordare che il governo in meno di 24 ore si è riunito e ha dichiarato lo stato di emergenza".  Per le alluvioni in Toscana "è stato detto che si è trattato di un evento straordinario, mettiamoci il cuore in pace: non è più un evento straordinario, ma ordinario. Sono ormai 15 anni che c'è il cambiamento climatico, ma tutto quello che accadrà in termine di eventi estremi non sarà straordinario ma ordinario. Sarebbe un errore dire che la colpa è solo del cambiamento climatico. La colpa non è solo della natura ma anche dell'uomo. Questo governo ha messo a disposizione delle Regioni 800 milioni del Pnrr per la sicurezza del territorio. L'uomo può attutire e mitigare gli effetti" del maltempo e dei cambiamenti climatici "e la responsabilità che l'uomo deve avere è nel non consumare nuovo suolo". 

"Da parte nostra a Roma sarà fatto tutto quello che è possibile e necessario fare nei tempi che le procedure burocratiche consentiranno - ha proseguito Musumeci - Vogliamo che si torni presto alla normalità e che si apra una stagione nuova. Occorre ricostruire ma ricostruire bene. Resterò due giorni in Toscana. Domani andrò in Versilia,
ascolterò operatori, sindaci, rappresentati del territorio perché il Governo vuole avere piena e serena consapevolezza di quanto accaduto e quanto può fare". Per la fase di ricostruzione dopo l'alluvione in Toscana, ha ricordato Musumeci, "serve una relazione dettagliata sui danni alle infrastrutture e ai privati. E a questo sta lavorando e deve lavorare la Regione Toscana insieme ai sindaci, fornendo magari la relazione nella prima decade di dicembre. Maggiore è la portata del danno e più tempo servirà per pter intervenire e soddisfare le esigenze. Auspico che tra gli imprenditori ci sia qualcuno che abbia assicurato la sua azienda. Anche questo è un tema da affrontare". "Siamo l'unico paese - conclude - in cui questo rimane un tabù, siamo al 6% ed è un dato grave. Dovremo promuovere una nuova cultura del rischio".

"Negli ultimi 10 giorni ne abbiamo avuti 6 di allerta nei quali è piovuto. E' stato un evento importante compulsato poi da altre emergenze, andando a pressare in maniera importante il sistema della Protezione civile. La risposta nazionale è stata importante ma ci sono interventi tecnici legati alla situazione. A 10 giorni dall'inizio dell'emergenza questo è un po' il momento della stanchezza ma siamo costantemente in contato e la linea di catena della protezione civile è molto unita". Lo ha detto il
capo del dipartimento nazionale della Protezione civile Fabrizio Curcio. "Questo ci deve far vedere il segnale positivo che tutto il sistema è attivo, sia nazionale che territoriale, ma ci deve far guardare ai momenti successivi - ha aggiunto -. Grazie a tutto il sistema e al volontariato di protezione civile".

Al ministro Musumeci "faremo presente - ha dichiarato il presidente della Regione Giani - quella che può essere una stima dei danni. Se io sommo quello che mi dicono i sindaci di quella trentina di Comuni più coinvolti andiamo sicuramente vicini ai 2 miliardi, e contemporaneamente abbiamo bisogno e la necessità di risorse per l'immediato, per i primi soccorsi, per le ordinanze con cui rimettiamo in sesto gli argini, per quello che sono tutte le situazioni che ci chiedono cittadini che hanno perso tutto e le imprese danneggiate".