Burri, Morandi e gli altri, la passione per l'arte di Leone Piccioni

Dal 15 giugno a Villa Bertelli esposte 108 di grandi artisti amici di Leone Piccioni. Forte dei Marmi ricorda così il suo concittadino di elezione

Per la prima volta, verrà presentata al pubblico una raccolta di 108 opere, realizzate dai più noti artisti italiani e internazionali, che accoglierà anche ricordi della prestigiosa carriera di Piccioni e del legame che lo ha unito a ogni singolo autore in esposizione. A corredo della mostra, ci saranno scritti, foto e video, che lo ritraggono con tutti i maggiori scrittori, poeti e artisti del ‘900, con i quali intrattenne corrispondenza letteraria per gran parte della sua vita. Una preziosa documentazione della grande considerazione in cui era tenuto il suo giudizio e una pregiata e inedita testimonianza del mondo culturale e artistico del secolo scorso. A Villa Bertelli la letteratura, l’arte e la musica interagiranno fra loro, mettendo in mostra l’operato dei più grandi interpreti di quel lungo periodo storico. Inoltre, gli otto mesi di esposizione consentiranno all’organizzazione di coinvolgere le scuole e le associazioni del territorio in visite guidate. La mostra sarà corredata da due eventi collaterali, da realizzarsi nel periodo estivo: il primo, dedicato al Quarto Platano, (il più famoso luogo di convivialità estiva degli artisti, dei critici e degli scrittori dagli anni Venti fino agli anni Cinquanta), di cui Piccioni è stato uno degli ultimi rappresentanti. Il secondo, presenterà il carteggio “Lungara 29. Il caso Montesi nelle lettere a Piero”, che lo stesso Piccioni ha avuto con il fratello, musicista e compositore, quando Piero era detenuto in carcere per lo scandalo Montesi negli anni Cinquanta. La prima e forse unica testimonianza della famiglia Piccioni sul caso, definito da Montanelli «il più vergognoso, ignobile e infame scandalo, che la stampa e la pubblica opinione abbiano mai scatenato contro un innocente».