Gsk non ritira la procedura di licenziamento

Sono 61 gli esuberi tra gli stabilimenti di Siena e Rosia. "Con l'emergenza Covid-19, le aziende farmaceutiche dovrebbero incrementare la forza lavoro e non ridurla", dicono i sindacati.

Nessun passo indietro della casa farmaceutica Gsk sulla procedura di licenziamenti annunciata a febbraio in seguito a una riorganizzazione negli stabilimenti di Siena e Rosìa. Una scelta definita incomprensibile dal rappresentante Filctem Cgil nella Rsu, Duccio Romagnoli, che ai nostri microfoni dice: "con l'emergenza Covid-19, le aziende farmaceutiche dovrebbero incrementare la forza lavoro e non ridurla". Ma per Gsk le motivazioni che portarono ad aprire la procedura sono ancora valide, la riorganizzazione anzi secondo il colosso britannico renderà più efficaci i processi di innovazione e sviluppo. Un rifiuto che arriva a poche ore dall'annuncio dell'accordo tra Gsk e Sanofi alleate nella ricerca del vaccino contro il coronavirus.