Viareggio, al via il Carnevale centocinquantenario

Per il primo dei sei corsi in programma, partenza alle 16 dopo l'alzabandiera, e domattina la differita su Rai3 a cura della Tgr, con servizi e contributi celebrativi dei 150 anni.

Carnevale del 150nario, pronti, attenti….Il via, fra poco, alle 16, dopo che alle 15 l'alzabandiera avrà dato l'inizio alle celebrazioni che si protrarranno fino al 25 febbraio, con altri cinque corsi sui Viali a Mare di Viareggio. I giganteschi carri allegorici sono finalmente usciti dagli hangar di lavorazione alla Cittadella del Carnevale e si apprestano a stupire ancora una volta Viareggio e il Mondo, grazie anche allo speciale Rai, che stavolta andrà in onda la domenica mattina, alle 9,50, su RaiTre, a cura, come avviene da anni, della Tgr Toscana, arricchito di servizi e contributi celebrativi dei 150 anni di vita della manifestazione. La Rai conferma così una presenza attestata fin dalla sua nascita, nel 1954, quando al Carnevale viareggino venne realizzata la prima diretta in esterni della televisione italiana. La sfilata (che sarà conclusa da uno spettacolo di fuochi d'artificio) replicherà domenica 12, giovedì 16, domenica 19, martedì 21 (martedì grasso) e sabato 25 febbraio. Al termine dell'ultimo corso mascherato saranno decretati i carri vincitori dell'edizione 2023. L'attenzione si concentra soprattutto sui carri di prima categoria, che quest'anno sembrano aver messo da parte la satira politica in senso stretto, del resto già poco presente nelle ultime edizioni. Grandi temi , ambiente, guerra e pace, sono piuttosto quelli ad aver fornito l'ispirazione ai maestri carristi:  Luigi Bonetti chiama a raccolta i più celebri sacerdoti dell'occulto per ritrovare l'equilibrio mondiale perduto: "Una macumba per dire basta!". Fabrizio e Valentina Galli immaginano un'astronave guidata dalle maschere “testimonial” del Carnevale viareggino, Burlamacco e Ondina, pronta a salpare verso un Pianeta Terra 2.0. Umberto, Stefano, Michele Cinquini e Silvia Cirri , nell'"Evoluzione della specie" esprimono la convinzione che l'homo cosiddetto  sapiens sia pervenuto al punto di non ritorno. Luca Bertozzi invita a ricercare nelle origini del Carnevale stesso quella follia entusiasta che sola potrebbe salvarci. E Jacopo Allegrucci nel “Carneval Divino” immagina un vecchio cantastorie che irrompe nel Corso Mascherato con il suo carrozzone carico di emozioni e ricordi, per raccontare la storia fantastica dei 150 anni del Carnevale di Viareggio. Ridere per non piangere: ed è il “Ridi pagliacco” della famiglia Roger-Lebigre, mentre "Meraviglioso" è l'esclamazione del Pulcinella di Luciano Tomei e Antonino Croci che si sveglia dall'incubo della depressione e riscopre la bellezza del mondo. Alessandro Avanzini in ''Pace armata'' riflette sulla necessità di avere uomini e donne impegnati a progettare destini di pace per i bambini di oggi, mentre Roberto Vannucci nel suo ''Io sono nessuno'' vede nei girasoli il simbolo dell'uscita verso la luce dal tunnel di anni bui e difficili.