Autostrada del Brennero, concessione in dirittura d'arrivo. A dirlo è il ministro Danilo Toninelli in un post sul proprio profilo Facebook.
Il titolare del dicastero delle infrastrutture sembra voler rassicurare tutti coloro che negli ultimi giorni avevano avanzato timori: "Abbiamo dovuto superare enormi ostacoli normativi europei. E dopo tanto lavoro e tanti incontri a Bruxelles, oggi siamo arrivati alla fine. Tutti i nodi giuridici sono stati sciolti".
Il titolare del dicastero delle infrastrutture sembra voler rassicurare tutti coloro che negli ultimi giorni avevano avanzato timori: "Abbiamo dovuto superare enormi ostacoli normativi europei. E dopo tanto lavoro e tanti incontri a Bruxelles, oggi siamo arrivati alla fine. Tutti i nodi giuridici sono stati sciolti".
Sul post, Toninelli evita di rispondere alle polemiche relative al Comitato di Indirizzo della "nuova A22" formato - in modo paritetico - da tre rappresentanti dello Stato e da altrettanti espressi dai Territori.
Anche su questo - sul ruolo dello Stato, a cui spetta la presidenza del Comitato - non erano mancate le polemiche: il controllo ora sarà nazionale - hanno sottolineato polemicamente le opposizioni - e non più degli enti territoriali come storicamente è sempre stato.
L'Autobrennero, infatti, fin dalla costituzione (nel 1959) è sempre stata una società controllata dagli enti pubblici di Trentino, Alto Adige, Veneto ed Emilia Romagna. Ora, A22 è società in house, cioè interamente pubblica.
"Lo Stato ha dato una mano determinante ai territori, a differenza di quanto insinuato da qualche politico del nord", scrive ancora Toninelli.
"Ora si è giunti a un passo dal traguardo. Io sono pronto a tagliarlo al fianco delle autorità, in spirito di leale collaborazione. E poi subito a replicarlo su altre tratte autostradali".
Anche su questo - sul ruolo dello Stato, a cui spetta la presidenza del Comitato - non erano mancate le polemiche: il controllo ora sarà nazionale - hanno sottolineato polemicamente le opposizioni - e non più degli enti territoriali come storicamente è sempre stato.
L'Autobrennero, infatti, fin dalla costituzione (nel 1959) è sempre stata una società controllata dagli enti pubblici di Trentino, Alto Adige, Veneto ed Emilia Romagna. Ora, A22 è società in house, cioè interamente pubblica.
"Lo Stato ha dato una mano determinante ai territori, a differenza di quanto insinuato da qualche politico del nord", scrive ancora Toninelli.
"Ora si è giunti a un passo dal traguardo. Io sono pronto a tagliarlo al fianco delle autorità, in spirito di leale collaborazione. E poi subito a replicarlo su altre tratte autostradali".