E' spirato nel pomeriggio di venerdì all'ospedale di Strasburgo

Antonio Megalizzi non ce l'ha fatta

Lo ha comunicato la Farnesina. Il composto dolore di parenti ed amici che per tre giorni hanno atteso invano notizie positive da Strasburgo. Il cordoglio espresso dal premier Conte e dal Capo dello Stato Mattarella

Antonio Megalizzi non ce l'ha fatta
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Antonio Megalizzi non ce l'ha fatta. E' morto nel pomeriggio di venerdì 14 dicembre all'ospedale Hautepierre di Strasburgo dopo tre giorni di coma. La triste notizia è rimbalzata poco dopo le 16 in Italia ed è stata confermata dalla Farnesina. E' la quarta vittima dell'attentato terroristico di martedì sera a Strasburgo. Una quinta persona rimane in stato di "morte cerebrale". Composto il dolore dei parenti e degli amici che si sono chiusi nel silenzio in attesa di ulteriori notizie dalla città francese dove poco dopo l'attentato erano arrivati i genitori di Antonio e la fidanzata Luana accompagnata dal padre Danilo Moresco.

Antonio Megalizzi aveva 29 anni ed era arrivato a Strasburgo per seguire la sessione dei lavori del Parlamento europeo per conto della rete universitaria radiofonica Erophonica. Con lui, al momento dell'attentato, si trovavano due colleghe: Caterina Moser di Trento e la veneziana Clara Stevanato, rimaste illese. 

Subito dopo l'attentato il giovane giornalista trentino era stato ricoverato in condizioni disperate all'ospedale di Strasburgo. I medici avevano manifestato grande preoccupazione per la sua situazione clinica e nel pomeriggio di venerdì avrebbero dovuto decidere se procedere ad un disperato intervento chirurgico. Purtroppo la situazione è precipitata e Antonio Megalizzi ha cessato di vivere.  
Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha definito "una tragedia inaccettabile" la morte di Antonio Megalizzi, esprimendo "profonda tristezza".

Antonio, ha detto Mattarella, è stato "vittima dell'odio criminale e del fanatismo propugnato dal sedicente stato islamico"

Anche il premier Giuseppe Conte ha espresso il proprio cordoglio. 

Il presidente del Consiglio ha detto che Antonio Megalizzi era appassionato del lavoro di giornalista e appassionato di Europa. Conte ha aggiunto che in questo momento di grande dolore bisogna esprimere un grande affetto alla fidanzata e ai familiari.

Il presidente della Provincia di Trento Maurizio Fugatti ha subito espresso le condoglianze ai familiari.
​"Una notizia che non avremmo mai voluto che arrivasse. Questa giovane vita spezzata porta via con sé un universo di sogni e di speranza come quella di poter pensare ad un mondo libero da tanta follia e paura".  "Ci stringiamo attorno ai familiari di Antonio - aggiunge Fugatti - condividendone il dolore. E al tempo stesso diciamo no con forza a quanto accaduto. Non possiamo permettere che tutto questo avvenga o si ripeta".
 L’arcivescovo di Trento, Lauro Tisi scrive: 
 
“Ciao Antonio, Dio ti restituisca quel sorriso che ti aveva donato, che a tua volta hai regalato a mamma Annamaria, a papà Domenico, a tua sorella Federica e a Luana. Quel sorriso, che ha saputo toccare tanti cuori e varcare confini impensati, è stato motore di relazioni e testimonianza della bellezza della vita, anche in queste drammatiche ore, in cui ti abbiamo conosciuto più da vicino. Per questo ti diciamo un profondo “grazie”.  
Dio te lo restituisca, Antonio, quel tuo sorriso contagioso! E ti lasci tornare a sognare. Fallo anche per noi”.

 
 
L'imam della Comunità islamica trentina, Aboulkheir Breigheche scrive:

"È con dolore immenso e profonda tristezza che apprendiamo la notizia della morte di Antonio Megalizzi. Ci sentiamo profondamente feriti e colpiti anche noi. Esprimiamo la nostra sincera solidarietà e vicinanza alla sua famiglia e i ai suoi cari".
Il presidente del Consiglio regionale del Trentino Alto Adige, Roberto Paccher a nome della comunità: "Sono profondamente addolorato dalla notizia della morte di Antonio Megalizzi.

In questo momento drammatico, dove le parole non possono nulla di fronte al dolore, desidero che giunga a tutta la sua famiglia l'abbraccio dell'intera assemblea consiliare e della nostra comunità". 
Questo il messaggio del presidente del Consiglio provinciale di Trento Walter Kaswalder:

"Il Consiglio provinciale, che rappresenta tutti i trentini, abbraccia idealmente la mamma, il papà, la ragazza, tutti i familiari e gli amici di Antonio Megalizzi. E' una tragedia assurda e ingiusta, la sua morte violenta, e la notizia arrivata poco fa da Strasburgo getta una cappa di dolore sulla nostra terra. Martedì mattina proporrò all'assemblea legislativa provinciale di osservare un minuto di silenzio in omaggio alla memoria di questo giovane, perfetto rappresentante di quanto di meglio sta crescendo nel nostro Trentino. Condannare ancora una volta la follia terroristica non risolve certo un'emergenza da tempo drammatica, ma per le pubbliche istituzioni è un dovere assoluto e per noi sarà anche un forte impegno per la quotidiana azione legislativa e amministrativa".
Il rettore dell'Università di Trento, Paolo Collini, addolorato per la morte di Antonio Megalizzi, giovane giornalista e studente del corso di laurea magistrale in Studi europei e internazionali, esprime "a nome di tutto l'ateneo sentimenti di vicinanza alla famiglia e alla fidanzata Luana, anch'essa studentessa dell'Università di Trento".

Per l'occasione Collini ha disposto che le bandiere ufficiali sulla sede del Rettorato a Trento siano listate a lutto e esposte a mezz'asta.

Nei prossimi giorni sarà anche aperto uno spazio sul sito dell'ateneo trentino dove raccogliere i messaggi di cordoglio e i pensieri che la comunità accademica e studentesca vorrà dedicare al ricordo di Antonio. 
Il presidente nazionale dell'Ordine dei giornalisti, Carlo Verna ha ufficializzato la proposta dell'Ordine dei giornalisti del Trentino Alto Adige: "A Megalizzi riconosceremo il titolo di giornalista professionista - ha annunciato Verna - cosi' come avvenuto con Giovanni Battiloro, morto a seguito del crollo del ponte Morandi".
 
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