E' sempre ricoverato all'Hautepierre di Strasburgo

"Il proiettile l'ha raggiunto alla colonna alla base del cranio"

Il giornalista e conduttore radiofonico è in coma farmacologico. E' stato colpito dall'attentatore in fuga. Le reazioni degli amici e della politica

"Il proiettile l'ha raggiunto alla colonna alla base del cranio"
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Sarebbe stato colpito mentre l'attentatore stava fuggendo Antonio Megalizzi, il giornalista trentino di 29 anni ferito nell'attentato di Strasburgo. Il giovane è sempre ricoverato nel reparto di rianimazione dell'ospedale Hautepierre alla periferia della città e le sue condizioni sono molto critiche come ha confermato intorno alle 22 al telefono Danilo Moresco, il padre della fidanzata, arrivato dopo un lungo viaggio in auto a Strasburgo. 

"Da quello che si è capito Antonio è in coma e non si può operare per la posizione gravissima del proiettile che è arrivato alla colonna alla base del cranio, vicino alla spina dorsale" aveva detto nel corso del pomeriggio, dopo che per tutta la giornata era rimasto in contatto con i familiari del giovane giornalista trentino. 

Alle 17.30 la ministra della Salute francese, Agnes Buzyn, ha precisato che il bilancio dell'attacco di ieri sera a Strasburgo è di due morti, un morto cerebrale e 16 feriti, di cui due "tra la vita e la morte". Ad una domanda sulle condizioni dell'italiano ferito, Antonio Megalizzi, la ministra ha detto di non potere fare precisazioni sulla nazionalità delle persone coinvolte.


 

 


Alle 17 alla parrocchia di Cristo Re a Trento c'è stato un momento di preghiera per Antonio Megalizzi e per tutte le vittime e i feriti dell’attentato. L'invito è partito dal parroco, don Mauro Leonardelli. Anche l’arcivescovo Lauro Tisi profondamente colpito per l’accaduto, prega e invita a pregare la comunità diocesana per tutte le persone coinvolte nell’attacco terroristico, con un sentimento di particolare vicinanza per Antonio e i suoi familiari, che hanno raggiunto da qualche ora la città dove viveva il giovane studente e reporter trentino. L’intera famiglia Megalizzi è molto attiva nella comunità di Cristo Re: la mamma Annmaria, in particolare, è catechista della parrocchia.
"M'aveva appena inviato le immagini del mercatino di Natale". E' sconvolto Sebastian Rodrigo Kornfeid, grafico di Radio 80, l'emittente con sede a Rovereto dove lavora Antonio Megalizzi. Si trovava da alcuni giorni a Strasburgo per seguire la seduta plenaria del Parlamento europeo per conto di Europhonica, emittente che fa parte del pool delle radio universitarie di Francia, Germania, Spagna e Portogallo. Antonio è arrivato a Trento quando aveva solo cinque mesi: la sua famiglia aveva deciso di trasferirsi nel capoluogo trentino da Reggio Calabria. Si è laureato all'Università di Verona e successivamente si è specializzato in Studi Internazionali all'Università di Trento. Megalizzi ha collaborato con diverse radio. Tra queste Radio 80 a Rovereto. Abbiamo raggiunto i colleghi. Ascoltiamo un frammento dell'intervista realizzata da Elisa Dossi

Sabato scorso Megalizzi era a Trento a distribuire volantini per l'associazione "Trentino Europa". Elisa Filippi (Pd) "Stavamo collaborando per far conoscere l'Unione Europea in Italia, al di là delle etichette politiche". 

Nella città francese colpita dall'attentato ai mercatini di Natale lavora anche un'altra giovane trentina, Caterina Moser. In mattinata ha pubblicato un post sul suo profilo Facebook: " ....conta tutto, e vale tutto, sorprendendosi vivi", scrive Caterina. L'abbiamo raggiunta al telefono. "Ero con Antonio in strada ieri sera". 
Ecco l'intervista realizzata da Ivana Buselli
"Sto seguendo con apprensione l'evolversi dei fatti a Strasburgo, per i quali desidero esprimere la più ferma condanna assieme alla vicinanza alle famiglie delle vittime". Lo afferma a nome della Giunta provinciale di Trento, il presidente Maurizio Fugatti. "Siamo particolarmente vicini alle famiglie delle vittime, in particolare a quella del giovane giornalista trentino Antonio
Megalizzi. Ci auguriamo - aggiunge Fugatti - che il responsabile o i responsabili siano assicurati quanto prima alla giustizia. Tutti dobbiamo dire no alla violenza come strumento di lotta sociale o
politica e al terrorismo e affermare con forza il primato della legge e del rispetto delle regole di pacifica convivenza".


 
Apprensione anche all’Università di Trento. Megalizzi è infatti studente del corso di laurea magistrale MEIS – Studi europei e internazionali della Scuola di Studi internazionali (SSI) di UniTrento. Il rettore Paolo Collini intende far giungere "alla famiglia del giovane tutta la vicinanza sua e dell’intera comunità accademica".
A manifestare sentimenti di vicinanza è anche Andrea Fracasso, direttore della Scuola di Studi internazionali. Che dice: "Antonio Megalizzi è un europeista convinto e un giovane tenace, una persona motivata e curiosa, un appassionato di Unione europea e di europeismo. Tutta la comunità della Scuola è unita nella speranza di rivederlo presto a Trento, attivo come sempre".
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Antonio Megalizzi
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Megalizzi era sabato a Trento con l'associazione "Trentino Europa" TgrTrento
Megalizzi era sabato a Trento con l'associazione "Trentino Europa"
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Antonio Megalizzi