Natale contadino: i riti della tradizione trentina

Dal "Nadalin" alla "Redodesa", dalle novene alle fumigazioni fino ai cantori della stella: riti e tradizioni della gente di montagna nel periodo fra dicembre e l'Epifania

Natale contadino: i riti della tradizione trentina
TgrTrento
I riti religiosi legati alle festività di fine anno si intrecciano con quelli della tradizione contadina.

Un tempo, nei nove giorni antecendenti la festività del Natale, ovvero tra il 16 e il 25 dicembre, nelle case contadine si recitavano le cosiddette novene e il 21 dicembre, giorno di San Tommaso apostolo, si usava preparare lo zelten, il dolce tipico trentino a base di farina, zucchero, uova, frutta secca e grappa.

La vigilia di Natale era consuetudine seguire il digiuno fino a mezzanotte, fino a quando cioè si poteva cenare di magro, a base di minestre e zuppe di ceci.

In valle di Cembra, come ricorda Roberto Bazzanella in una ricerca storica dedicata alle tradizioni del mondo rurale, dopo la cena, il bambino più piccolo doveva benedire con l'acqua santa il "Nadalin", ovvero il ceppo più bello della legna per l'inverno, scelto nel pomeriggio dal capofamiglia.

Durante la sera della vigilia, in alcune zone della regione, i bambini cantavano il "Christkindl", girando con un presepio mobile nelle case e cantando canzoni natalizie.

 
Subito dopo il Natale inizavano i dodici giorni della "Redodesa", spirito femminile coperto da un mantello nero che secondo la credenza popolare vegliava sul buon comportamento delle donne e edelle famiglie. 

Nella notte tra il 5 e il 6 gennaio, questa figura si credeva fosse accompagnata da dodici Rodesegoti, che altro non sarebbero che i dodici mesi dell'anno.

Nell'ultimo giorno dell'anno, le famiglie contadine usavano portare in chiesa un cesto di mele per la benedizione dei "pomi" , quindi si poteva dare avvio al rito dei fumenti, ovvero della "fumigazione". Al tramonto il capofamiglia girava nelle stanze della casa, aspergendo ogni locale con incenso e acqua santa servendosi di un ramo d'ulivo benedetto.

 
Durante il periodo che precede l'Epifania era usanza praticare il rito della stella.

Gruppi di cantori, come ricorda Michelangelo Mariani nel suo libro su Trento e il sacro Concilio, si muovevano nei centri abitati, accompagnandosi da una stella rotante e vestiti da Re Magi.

Questa tradizione si diffuse in varie zone d'Europa e delle Alpi, soprattutto in Tirolo e in Trentino, ma anche in Svizzera, Slovenia, Baviera e in qualche valle della Lombardia e del Friuli.
Tradizione che viene rivissuta anche ai giorni nostri.
Momenti di vita contadina nella tradizione del presepio trentino TgrTrento
Momenti di vita contadina nella tradizione del presepio trentino
Cantori della Stella in Duomo a Trento TgrTrento
Cantori della Stella in Duomo a Trento