Al Buonconsiglio l'opera del ritrattista Giovan Battista Lampi

Il ritratto trentino di Sofia, la più bella d’Europa

Sofia de Witt, per alcuni una spia al soldo di Caterina di Russia, fece perdere la testa a nobili e sovrani. Ma anche al pittore trentino

Il ritratto trentino di Sofia, la più bella d’Europa
TgrTrento
Tra i volti ritratti ed esposti al Buonconsiglio, tra uomini arcigni e nobildonne eleganti, uno emerge fra tutti, esce dalla cornice e si fa incontro al visitatore. E’ il viso, bellissimo, di Sofia de Witt, cortigiana dalla storia avventurosa.

Nata a pochi chilometri da Istanbul nel 1760, questa donna incantevole riuscì grazie al suo fascino a farsi accogliere nelle corti di mezza Europa, compresa quella di Federico II di Prussia e la Versailles di Maria Antonietta.

La sua bellezza purissima, resa unica da uno sguardo di rara intensità, fu immortalata dal più richiesto ritrattista dell’epoca, quel Giovanni Battista Lampi nato nel piccolo paese di Romeno in val di Non.

Il pittore trentino e la bella Sofia si incontrarono più di una volta; la prima a Vienna, poi di nuovo probabilmente a San Pietroburgo, alla corte dell’imperatrice Caterina, dove Lampi giunse nel 1791 per ritrarre la sovrana. 

Lì si trovava anche Sofia, che Caterina  apprezzò per la sua intelligenza più che per il suo aspetto, se corrisponde al vero la voce secondo la quale Sofia fu assoldata come spia dall’Imperatrice. 

Sofia de Witt, divenuta contessa dopo aver sposato il nobile polacco Potocki, morirà nel 1822. Ma la si può ancor oggi ammirare in tutta la sua immortale bellezza nel ritratto del pittore trentino, esposto al Buonconsiglio nella Sala Lampi.