Nel febbraio del 1916

Da Gardolo a Milano: 104 anni fa il primo bombardamento sulla città

Nove velivoli Aviatik decollarono dall'aeroporto a nord di Trento, allora territorio austriaco, per sganciare le bombe sulle centrali elettriche. A Milano si contarono 18 morti. Due a Monza

Da Gardolo a Milano: 104 anni fa il primo bombardamento sulla città
Tgr Trento

Partirono da Gardolo, all'epoca territorio austriaco, i 9 aerei che il 14 febbraio 1916 bombardarono Milano. Fu uno dei primissimi, se non il primo, attacco aereo della storia della prima guerra mondiale su suolo italiano. Ma ecco un riassunto di ciò che accadde quel triste giorno di oltre un secolo fa, così come descritto dagli storici.
 
E' il 14 febbraio 1916. Intorno alle 8 del mattino, dall'aeroporto di Gardolo, all'epoca territorio austro ungarico, decollano 12 velivoli bombardieri Aviatik Taube (con ali a forma di colombo) con destinazione Milano.
L'obiettivo è il bombardamento di alcune centrali elettriche per sferrare un colpo decisivo alle risorse energetiche per le industrie italiane. 
Ciascun aereo porta 80 chili di bombe e 270 litri di carburante.
Il tempo non è dei migliori. I velivoli devono approdare in Lombardia percorrendo la Valsabbia. Lungo le creste di confine grava però una fitta nebbia e l'umidità manda in tilt le bussole. 
Alcuni di questi aerei, privi di riferimenti, sono così costretti a rientrare alla base. Un altro raggiunge Monza per errore e altri tre raggiungono invece regolarmente l'obiettivo.
La zona in cui si trovano le centrali è densamente abitata da civili. A Milano diciotto persone perdono la vita e altrettante rimangono ferite. Altre bombe sono sganciate sopra Monza causando due morti.
Le vittime sono prevalentemente abitanti della zona che, anzichè ripararsi, si riversano in strada sospinti dalla curiosità. 
Al termine della missione, uno degli aerei, viene abbattuto dalla contraerea italiana. Gli altri rientreranno all'aeroporto di Gardolo senza alcun danno.