Punto dalle vespe, è morto l’ex portiere Gunther Mair

I medici: "possono bastare due punture per trovarsi nell'arco di pochi minuti in pericolo di vita. Chi sa di essere allergico deve avere con sé l'adrenalina"

Punto dalle vespe, è morto l’ex portiere Gunther Mair
TgrTrento
E' morto all'ospedale Santa Chiara di Trento, Gunther Mair, 61 anni, che venerdì 7 agosto era stato punto da vespe nei boschi di Piné.

Nativo di Merano, 61 anni, da poco in pensione, portiere in alcune pagine storiche del Calcio Trento e allenatore delle giovanili del Levico, Mair è stato colto da shock anafilattico e arresto cardiaco.

I medici spiegano che possono bastare due punture per trovarsi nell'arco di pochi minuti in pericolo di vita. Vespe, ma anche api e calabroni sono un pericolo spesso sottovalutato, che serve conoscere meglio.

I casi di attacchi restano rari, non quanto gli interventi di rimozione dei nidi in abitazioni o zone di pubblico passaggio. I vigli del fuoco in estate ne svolgono almeno tre al giorno.

"Chi va nel bosco e sa di essere allergico deve avere con sé l'adrenalina. Per gli altri serve molta prudenza", spiega il primario di Trentino Emergenza Paolo Caputo.

"Non dobbiamo usare vestiti colorati o spray particolarmente intensi - aggiunge - se vediamo che intorno a cespugli e arbusti ci sono, andiamo via velocemente noi".

Fondamentale capire il possibile inizio di uno shock anafilattico.

"Bisogna stare attenti e captare se nei primi minuti dopo una puntura abbiamo una sensazione di malessere, si cominciano a gonfiare labbra e lingua, e il respiro diventa affannoso con sibili. In alcuni casi si possono avere giramenti di testa con perdita di coscienza.

"L'antistaminico aiuta a contrastare alcuni sintomi - aggiunge Caputo - ma non ha l'efficacia salvavita dell'adrenalina".

Qui l'approfondimento di Francesco Maltoni.