Corteo a Trento per chiedere la liberazione degli orsi chiusi al Casteller

I promotori di "Smontiamo la Gabbia" (centro sociale Bruno e assemblea antispecista) chiedono di "restituire agli orsi i boschi e le montagne in cui sono nati". Momenti di tensione con le forze dell'ordine

Corteo a Trento per chiedere la liberazione degli orsi chiusi al Casteller
TgrTrento
Manifestazione "dalla parte degli orsi" a Trento. Ad organizzarla l'assemblea antispecista, il centro sociale Bruno, il coordinamento degli studenti medi di Trento e Rovereto e Fridays for Future di Trento.

Oltre trecento persone (anche tanta gente non appartenente al gruppo dei promotori), partite dalla stazione di Villazzano e arrivate nel centro di recupero del Casteller, chiedono la liberazione di M49, M57 e DJ3. Polizia e carabinieri a presidiare.

Alcuni attivisti si sono incatenati simbolicamente davanti al cancello del Casteller. Altri hanno abbattuto un centinaio di metri della recinzione esterna della struttura. Le forze dell'ordine in assetto antisommossa difendono l’area.
In una nota i promotori scrivono: "Fra il 1999 e il 2002 viene realizzato in provincia di Trento il Progetto Life Ursus finanziato dall’Unione Europea, bastano pochi anni e ci si rende conto che la presenza dell’orso non è compatibile con un modello di turismo consumista e invasivo, nel contesto di un territorio in realtà ampiamente antropizzato. Il risultato è disastroso: 20 anni dopo sono 34 gli orsi scomparsi, uccisi o imprigionati. Tra loro - come vengono chiamati dalle autorità - M49 e M57 e l’orsa DJ3, attualmente detenuti nella struttura/prigione del Casteller, la cui gestione è - con macabra ironia - affidata all’Associazione dei Cacciatori Trentini.

La classe politica che ha governato il Trentino ha più volte dimostrato tutti i limiti e l’ipocrisia di un’impostazione antropocentrica rispetto alla convivenza con gli altri animali. I milioni di euro che per il Progetto Life Ursus la Provincia ha ricevuto dall’Europa andavano spesi molto diversamente: progetti di educazione nelle scuole, formazione mirata agli operatori turistici, sensibilizzazione e informazione a tappeto a residenti e turisti, nell’ottica di una convivenza pacifica e rispettosa. Invece, questa specie è stata piazzata sul territorio, tolta dal territorio, uccisa, imprigionata, mostrata e/o nascosta, a seconda delle esigenze del potere. Come gli esseri umani da sempre hanno resistito alle oppressioni e alle discriminazioni, anche tutti gli animali non umani mal sopportano prigionia e sfruttamento, aggrediscono per difendersi e provano a fuggire, talvolta con successo. Nell’operato della Giunta Fugatti in questo particolare frangente, riconosciamo con evidenza le stesse politiche repressive nei confronti di tutti quei corpi indecorosi ed eccedenti, che varcano confini ed esprimono volontà di autodeterminazione, che mille volte abbiamo visto all’opera nei più disparati contesti di resistenza. Facciamo appello per allargare la mobilitazione a tutte le soggettività ed i collettivi impegnati nelle lotte ecotransfemministe, antirazziste, antifasciste e per la giustizia climatica. Restituiamo agli orsi i boschi e le montagne in cui sono nati".
Le forze dell'ordine presidiano l'area TgrTrento
Le forze dell'ordine presidiano l'area
Il corteo in marcia verso il Casteller TgrTrento
Il corteo in marcia verso il Casteller
Attivisti incatenati simbolicamente al cancello del Casteller TgrTrento
Attivisti incatenati simbolicamente al cancello del Casteller