Covid, sospese cresime e prime comunioni. Appello del vescovo di Trento

“La nostra leggerezza può causare conseguenze drammatiche”. Comunità cristiana invitata alla preghiera e a valorizzare ogni strumento per tenere vive le relazioni anche a distanza

Covid, sospese cresime e prime comunioni. Appello del vescovo di Trento
TgrTrento
IL VESCOVO LAURO: "DISTANZIAMENTO E MASCHERINA"
L'arcivescovo di Trento Lauro Tisi lancia un appello alla responsabilità: 
Mentre penso agli ammalati e a quanti hanno perso la vita, mi rivolgo anzitutto a voi affinché sentiate che distanziamento e mascherina sono strumenti per tutelare la salute di tutti, un atto di grande amore per gli altri. Dobbiamo essere tutti consapevoli che la nostra leggerezza su questo terreno può causare conseguenze drammatiche per le persone più fragili”.
LE NUOVE DISPOSIZIONI PER I FEDELI
Dal 14 novembre il numero di fedeli che possono accedere alla chiesa per le celebrazioni viene ridotto nella misura che consenta di garantire una distanza interpersonale di 2 metri tra ciascun fedele;
La Messa feriale può essere celebrata esclusivamente in chiesa; si evitino altri luoghi, più ristretti, utilizzati talvolta nei mesi invernali; o si raccomandi ai fedeli di igienizzare le mani prima di ricevere la S. Comunione
Sospesa l’attività dei cori parrocchiali; potrà essere presente l’organista e un cantore.
Dovendo ridurre al minimo il canto, ci si limiti ad intonare l’Alleluia, il Santo e l’Agnello di Dio; per gli altri momenti si può prevedere un accompagnamento musicale.
Sospese le celebrazioni delle Cresime e delle Prime Comunioni.
IL CONTAGIO E LA VITA DI COMUNITA'
Il contagio sta condizionando da vicino la vita delle comunità parrocchiali sul territorio, con laici e preti bloccati in quarantena, senza dimenticare i sacerdoti deceduti a causa del virus (cinque solo negli ultimi giorni).         
Il pensiero di vicinanza di don Lauro va anche a chi soffre le conseguenze della nuova ondata pandemica: “Pensiamo a chi se ne va senza il conforto dei propri cari, non dimenticando chi rischia di veder allontanarsi nel tempo le necessarie terapie, perché l’emergenza non consente una normale attività ospedaliera”.
Don Lauro pensa poi agli “operatori sanitari che stanno per molte ore sotto maschere opprimenti e spesso non tornano a casa per non contagiare i familiari. La nostra distrazione può provocare molta sofferenza e addirittura morte. Se qualcuno dice che è tutta una bufala, i fatti attestano ben altro”.
L’arcivescovo Lauro a partire da domenica novembre (Festa della Dedicazione della Cattedrale e Giornata dei Poveri) riprenderà la celebrazione dalla Cattedrale ogni domenica mattina alle ore 10.00 in diretta Tv su Telepace Trento (canale 601) e in streaming sui portali diocesani e sulla pagina Facebook di Vita Trentina.