"La morte a causa del freddo di Mustapha, persona senza dimora, è una sconfitta per tutti e interroga per prima la Chiesa. Ci conferma che non basta organizzare servizi, pur fondamentali. Serve sempre uno sguardo umile e pieno di umanità, l’unico in grado di svelare la povertà più nascosta”.
Sono le parole del vescovo Lauro all'indomani della notizia del decesso di una persona senza fissa dimora nell'aerea dell'ex Macello a Rovereto, nella periferia della zona di Mori Stazione.
L'uomo, cittadino di origine straniera ma che da anni viveva in Vallagarina, è morto di freddo. Così precisano gli esami medici che parlano di decesso dovuto ad ipotermia.
Si tratta di una persona di 57 anni che non era conosciuta ai servizi sociali, ha precisato l'assessore Mauro Previdi che sta seguendo la vicenda con il sindaco Francesco Valduga.
Sono una trentina i senza fissa dimora ospitati nei centri predisposti dal comune di Rovereto per far fronte all'inverno.
Guarda il servizio di Luca Bindi
Sono le parole del vescovo Lauro all'indomani della notizia del decesso di una persona senza fissa dimora nell'aerea dell'ex Macello a Rovereto, nella periferia della zona di Mori Stazione.
L'uomo, cittadino di origine straniera ma che da anni viveva in Vallagarina, è morto di freddo. Così precisano gli esami medici che parlano di decesso dovuto ad ipotermia.
Si tratta di una persona di 57 anni che non era conosciuta ai servizi sociali, ha precisato l'assessore Mauro Previdi che sta seguendo la vicenda con il sindaco Francesco Valduga.
Sono una trentina i senza fissa dimora ospitati nei centri predisposti dal comune di Rovereto per far fronte all'inverno.
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