Ancora un femminicidio in Italia e in Trentino. Un uomo di 39 anni, Lorenzo Cattoni, ha ucciso la moglie, Deborah Saltori, a Cortesano, frazione di Trento, sopra Gardolo.
Lui, imprenditore agricolo, era stato allontanato da casa ed era agli arresti domiciliari nell'abitazione dei genitori a Nave San Rocco perché già in altre occasioni aveva usato violenza contro la 42enne. Aveva ottenuto però dei permessi per uscire, e in particolare per lavorare i campi a Cortesano. Nel primo pomeriggio l'aggressione e l'omicidio avvenuto in campagna. L'arma utilizzata, secondo quanto finora accertato dagli investigatori, un'accetta.
Lui, imprenditore agricolo, era stato allontanato da casa ed era agli arresti domiciliari nell'abitazione dei genitori a Nave San Rocco perché già in altre occasioni aveva usato violenza contro la 42enne. Aveva ottenuto però dei permessi per uscire, e in particolare per lavorare i campi a Cortesano. Nel primo pomeriggio l'aggressione e l'omicidio avvenuto in campagna. L'arma utilizzata, secondo quanto finora accertato dagli investigatori, un'accetta.
L'uomo ha poi tentato il suicidio ed è stato trasportato al Santa Chiara con un polmone perforato.
Qui il servizio di Lucio Fava del Piano
Lorenzo Cattoni era stato ammonito dal questore di Trento due volte per violenza domestica, anche nei confronti di una precedente compagna. Pochi mesi fa era stato arrestato dalla Squadra Mobile della Questura di Trento perché negli ultimi quattro anni - riferiscono gli investigatori - aveva più volte maltrattato fisicamente e psicologicamente sua moglie, Deborah Saltori (madre di quattro bambini, di cui uno avuto con l'omicida) da cui si stava separando.
Sul posto gli agenti della Squadra Mobile coordinati dal vicequestore Tommaso Niglio e dal pubblico ministero Carmine Russo. I rilievi svolti dalla polizia hanno permesso di accertare che l'uomo avesse convinto la donna a incontrarlo con il pretesto di darle un assegno per il mantenimento di loro figlio. Una circostanza che induce la Procura - se Cattoni riuscirà a sopravvivere e dunque ad affrontare il processo - a contestare anche la premeditazione del gesto omicida.
Sul posto gli agenti della Squadra Mobile coordinati dal vicequestore Tommaso Niglio e dal pubblico ministero Carmine Russo. I rilievi svolti dalla polizia hanno permesso di accertare che l'uomo avesse convinto la donna a incontrarlo con il pretesto di darle un assegno per il mantenimento di loro figlio. Una circostanza che induce la Procura - se Cattoni riuscirà a sopravvivere e dunque ad affrontare il processo - a contestare anche la premeditazione del gesto omicida.
Qui il servizio di Lucio Fava del Piano.
L'assassinio di Deborah Saltori è purtroppo l'ultimo in ordine di tempo di una lunga serie di femminicidi in Trentino. Abbiamo ripercorso i casi degli ultimi anni.
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