Le regole

Il Trentino con Rt 1.2 passa da giallo a arancione

In zona arancione stop allo sci; solo asporto in bar e ristoranti; musei chiusi. Non si può uscire dal comune di residenza. SCARICA L'ORDINANZA

Il Trentino con Rt 1.2 passa da giallo a arancione
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I dati Covid19 sono in peggioramento e così dopo mesi in "giallo" il Trentino è passato in "zona arancione". Ci resterà almeno due settimane da lunedì 15 (ha spiegato il presidente Fugatti). Il report settimanale dell'Istituto Superiore di Sanità ha rilevato per il Trentino un indice Rt di 1.2. Un peggioramento repentino perché solo il 5 febbraio, il Trentino registrava un Rt a 0.61, l'indice più basso d'Italia. 

Insieme al Trentino, passano in zona arancione anche Abruzzo, Liguria, Toscana. Il ministro della Salute Roberto Speranza ha firmato le ordinanze. In arancione restano anche l'Umbria e la provincia di Bolzano (Rt di 1,25) anche se per entrambe i governatori hanno disposto misure ancora più restrittive. La Sicilia torna in giallo allo scadere dell'ordinanza.
COSA SIGNIFICA ZONA ARANCIONE?
SCUOLA
Per la scuola nel caso del Trentino non cambierà nulla. La didattica a distanza per le scuole superiori resta al 50%; didattica in presenza per scuole dell'infanzia, scuole elementari e scuole medie.
GLI IMPIANTI RESTANO CHIUSI
Stop alla stagione dello sci (in tutta Italia), proprio alla vigilia della riapertura degli impianti ipotizzata in Trentino per mercoledì 17 febbraio.
I MUSEI TORNANO A CHIUDERE
Stop anche alle visite nei musei, che avevano riaperto almeno dal lunedì al venerdì. Con l'arancione porte di nuovo sbarrate, proprio quando al MART si sarebbe potuta vedere la nuova esposizione dedicata a Caravaggio.
BAR E RISTORANTI: SOLO ASPORTO
Vietato consumare cibi e bevande all’interno dei ristoranti e delle altre attività di ristorazione (compresi bar, pasticcerie, gelaterie etc.) e nelle loro adiacenze. Ristoranti, bar pasticcerie e gelaterie sono aperti esclusivamente per la vendita da asporto, consentita dalle 5 alle 22, e per la consegna a domicilio (ma c'è l'intenzione di vietare l'asporto per i bar dopo le 18).
LE ALTRE CONSEGUENZE
Si può uscire di casa dalle 5 alle 22. Ma bisogna restare all'interno del proprio Comune (a meno di avere comprovati motivi per farlo: lavoro, salute o necessità). Si possono visitare amici e parenti, in due e una volta al giorno. Per chi risiede in centri fino a 5mila abitanti via libera (fra le 5 e le 22) agli spostamenti entro 30 km, ma non per andare a Trento (nel capoluogo). Come calcolare il raggio di 30 km? GUARDA QUI

Vietati gli spostamenti fuori dalla provincia. Negozi aperti. Ma nei festivi e prefestivi sono chiusi i negozi all'interno dei centri commerciali. Nei festivi e prefestivi, nei centri commerciali sono aperti solo i negozi di alimentari, farmacie, parafarmacie, presidi sanitari, tabacchi ed edicole.
FUGATTI: RESPONSABILITA'. ZONA ARANCIONE DA LUNEDI'
Il Presidente della provincia Maurizio Fugatti, commentando la situazione, ha lanciato un appello alla responsabilità. 
E' vero che il Trentino ha visto momenti più gravi per quel che riguarda l'ospedalizzazione (oggi al 27%, ma in passato si è raggiunto il 60%). Ma, ha detto Fugatti, sono  21 i parametri che definiscono la permanenza in una fascia di colore, e questa valutazione va rispettata.

"Mi sento il primo ad essere beffato, mi vengono i brividi se mi metto nei panni delle categorie economiche, ma ci vuole responsabilità, no ai colpi di testa". Comunque Fugatti ha spiegato che la zona arancione in Trentino sarà fatta valere da lunedì 15, quindi sabato e domenica ristoranti ancora aperti a mezzogiorno. Il provvedimento ha durata minima di 14 giorni.

Scarica l'ordinanza n. 65 del 12 febbraio 2021
Il Trentino e l'Alto Adige in arancione Rainews
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