Trento

Vicenda Nava, conclusa l'indagine sulla vaccinazione alla moglie

Ora si attende il pronunciamento dell'ufficio procedimenti disciplinari. I fatti risalgono al 5 gennaio scorso e divennero pubblici a fine marzo

Vicenda Nava, conclusa l'indagine sulla vaccinazione alla moglie
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Conclusi i lavori della commissione di indagine sulla vicenda della vaccinazione della moglie di Enrico Nava, dirigente dell'Azienda Sanitaria trentina. Ora gli esiti dell'inchiesta verranno trasferiti all'Ufficio procedimenti disciplinari.

Nel frattempo, come è noto, il dottor Nava si è dimesso dal responsabile dell'integrazione socio-sanitaria  ed è stato assegnato a un diverso incarico, concernente il supporto clinico-organizzativo e di sanità pubblica alle Rsa. 

Responsabile facente funzione del servizio Integrazione socio-sanitaria è stato nominato  il dottor Arrigo Andrenacci, responsabile del Servizio territoriale dell’Apss.

I fatti contestati ad dottor Nava risalgono allo scorso 5 gennaio e la vicenda divenne di pubblico dominio a fine marzo. 

Secondo quanto si legge nel comunicato dell'Azienda sanitaria, "il 5 gennaio vi fu una seduta per una trasmissione televisiva con finalità di promozione e sensibilizzazione, organizzata senza preavviso la sera del giorno prima ricercando volontari (in quel particolare momento all’inizio della campagna vaccinale, vi era un diffuso timore nei confronti del vaccino). In tale contesto, quel giorno è stato vaccinato personale della Centrale covid e del Dipartimento di prevenzione; la familiare del direttore per l’integrazione socio sanitaria è stata l’unica persona non appartenente al personale Apss a ricevere il vaccino".

La commissione ha sentito complessivamente 33 persone, effettuato 4 sopralluoghi presso altrettanti centri vaccinali, esaminato i dati relativi a 3.071 vaccinazioni estratte a campione.

"Rispetto alla gestione complessiva delle sedute vaccinali - precisa il comunicato dell'Azienda -  è emerso che la campagna si sta svolgendo nel rispetto delle indicazioni dell’Istituto superiore di sanità e del Ministero della salute. La commissione ha selezionato a campione quattro sedi vaccinali: dalle verifiche effettuate, la gestione delle liste si è dimostrata omogenea e coerente e non sono state evidenziate criticità".