100 orsi in Trentino e 17 branchi di lupi. E lo sciacallo si riproduce

I dati nel rapporto grandi carnivori 2020. 12 cucciolate di orso. Prima riproduzione certa dello sciacallo dorato

100 orsi in Trentino e 17 branchi di lupi. E lo sciacallo si riproduce
F. Limelli e F. Cadonna - Archivio Servizio Faunistico PAT
Con una dozzina di nuove cucciolate il numero stimato di orsi presenti in Trentino nel 2020 supera il centinaio.
Quanto ai lupi, i branchi sono 17, con la presenza anche in questo caso di un centinaio di animali.
Sono dati riportati nella nuova edizione del Rapporto grandi carnivori preparato dalla Provincia di Trento

CENTO ORSI
Nel 2020 dunque si sono registrate 11-12 cucciolate, con 22-24 esemplari. 
Se nel 2019 gli orsi in Trentino erano stimati fra gli 82 e i 93, si ipotizza che lo scorso anno possano aver superato il numero di 100 (cuccioli dell’anno inclusi).

Nel 2020 è stata registrata la morte di 2 orsi, entrambi predati da maschi adulti.
Il 1 aprile 2020 in località Pler a Strembo, M67, cucciolone del 2019, maschio.
Il 29 maggio 2020 in Val d’Ambiez, San Lorenzo Dorsino,  F55, probabile cucciolone del 2019, femmina.

Poi c'è la cattura di M57, l'orso che ad Andalo nell'agosto 2020 aveva aggredito un uomo ed attualmente è nel recinto del Casteller con M49 e Dj3, destinata al parco per orsi e lupi della Foresta Nera.
17 BRANCHI DI LUPI
Animali che si sono reintrodotti spontaneamente, nel 2019 si contavano 13 branchi di lupi.
Nel 2020 i branchi sono 17 e contano ognuno dai 3 ai 10 esemplari. In tutto gli animali sono 90 circa, ma contando quelli in dispersione si arriva al centinaio.
Ci sono infatti tre possibili nuove coppie nell’area di Campo Carlo Magno, in Val Campelle e nella zona di Bedollo.
Ancora, la presenza di altri singoli esemplari di lupo è stata documentata durante l’anno, in modo sporadico, anche in Paganella e Bondone

Nel 2020 è stata registrata la morte di 7 lupi (4 maschi e 3 femmine), deceduti per investimento stradale e, in un caso, per investimento ferroviario.
LO SCIACALLO DORATO SI RIPRODUCE
E' stata documentata la prima riproduzione certa dello sciacallo dorato.
Tre, o forse cinque gli esemplari in Trentino.
Tra dicembre 2020 e gennaio 2021, infatti, a seguito di segnalazioni relative a presunti avvistamenti nella zona di Fiavé nel corso del 2020, sono stati ripresi dalle fototrappole due esemplari insieme e in seguito, a gennaio 2021, è stata comprovata l’avvenuta riproduzione.
Il nuovo nucleo conta almeno tre esemplari avvistati direttamente, ma, a seguito di una verifica effettuata tramite stimolazione acustica, i vocalizzi di risposta gli animali potrebbero essere di cinque animali.

Lo sciacallo dorato è un canide fra gli 8 e i 15 kg e mangia perlopiù roditori. Contribuisce di fatto ad arricchire la biodiversità dell’ecosistema alpino, essendo una specie nuova per lo stesso ed essendo giunto in seguito a naturali fenomeni di espansione. In Italia è sottoposto a tutela integrale e non costituisce alcun pericolo per l’uomo, né mai sono stati registrati comportamenti aggressivi. 
 
LINCE, UN ESEMPLARE
l’unico esemplare certamente presente negli ultimi anni in provincia di Trento (a partire dal 2008) è il maschio denominato B132  proveniente dalla piccola e reintrodotta popolazione svizzera del Canton S. Gallo.
Dal novembre del 2012 B132 si è stabilito nella porzione sud-occidentale della provincia, in particolare tra i monti della val d’Ampola (versanti di Tremalzo e Lorina in sinistra orografica e del monte Stigolo in destra) e quelli in destra Chiese, sopra Darzo e Lodrone, al confine con Brescia.
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