Il padre era stato un carabiniere trasferitosi nel Canavese

Liliana Heidempergher, di origini trentine, una delle vittime di Rivarolo

La donna, moglie di Osvaldo Dighera, insieme al marito erano i proprietari della casa dove viveva Renzo Tabarella, l'ottantatreenne che con la pistola ha ucciso quattro persone prima di rivolgere l'arma contro se stesso

Liliana Heidempergher, di origini trentine, una delle vittime di Rivarolo
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A scatenare la rabbia omicida di Renzo Tarabella, l'ottantatreenne che ora è ricoverato in ospedale in gravi condizioni, sarebbe stato l'odio per la felicità altrui e il dolore per una vita difficile da portare avanti con il carico di dover assistere un figlio disabile. In particolare il pensionato se l'è presa con i suoi padroni di casa Osvaldo Dighera e Liliana Heidempergher, uccidendoli con la pistola che deteneva da trent'anni.

Per molti si è trattato di una strage annunciata. All'ora di cena Tarabella ha ucciso prima la moglie e il figlio e poi i vicini di casa. Tra le vittime anche Liliana Heidempergher, settantenne da poco diventata nonna, uccisa proprio a causa di questa felicità, almeno secondo quanto lasciato scritto dallo stesso omicida nei biglietti rinvenuti in casa.

Liliana Heidemperger, per molti anni maestra di scuola nel Canavese era ben voluta da tutti. Dopo l'infanzia trascorsa a Grigno in Valsugana, la famiglia di Liliana aveva lasciato il Trentino per seguire il padre Giuseppe, prima impiegato alla Olivetti e poi carabiniere.

In Valsugana vivono tuttora i parenti della famiglia Heidempergher .

Qui il servizio di Silvano Ploner.