Concerto Vasco, troppo cari i biglietti acquistati su siti non ufficiali

Il concerto di Vasco si terrà nel maggio del prossimo anni ma i biglietti sono già in vendita. E nel secondary ticketing, ovvero il mercato on-line parallelo, costano molto di più. La segnalazione è arrivata al Ctcu di Trento

Concerto Vasco, troppo cari i biglietti acquistati su siti non ufficiali
Ansa
Un esempio per tutti. I biglietti per il concerto di Vasco Rossi a Trento, sul sito ufficiale variano da 54,96 euro a 91,43 (www.vivaticket.it biglietti ancora disponibili al 20 settembre), mentre in altri siti, quelli del secondary ticketing, il prezzo varia da 121 Euro a 205 euro, quindi praticamente il doppio.
Ovviamente, acquistare un biglietto on-line risulta molto comodo ma attenzione a non incorrere in questa pratica scorretta , già sanzionata da parte dell'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, - spiega il Ctcu, viene messa in opera da alcune piattaforme online con sede estera.

IL CONSIGLIO DEL CTCU
Ricordando che una volta effettuato l'acquisto di un biglietto per un concerto online non è possibile esercitare il diritto di recesso, invitiamo i consumatori a verificare sempre che il venditore sia autorizzato alla vendita dei biglietto per quell'evento e a non fermarsi mai alla prima offerta trovata nel Web. Lo Sportello Europeo dei Consumatori è disponibile anche per una verifica preventiva e che fornisce indicazioni ai consumatori in relazione alla affidabilità di un sito internet.
LA SEGNALAZIONE
In questi giorni, alcuni consumatori interessati all'acquisto per un biglietto del concerto di Vasco Rossi io 2022, hanno segnalato al Centro di aver trovato dei biglietti ad un prezzo molto più alto di quello indicato dal sito ufficiale. Questo accade quando la ricerca in internet non viene effettuata con le dovute cautele e ci si ferma al primo sito dell'elenco di Google: l'ordine di questi elenchi spesso non riporta ai primi posti i rivenditori autorizzati, ma si basa su una indicizzazione dei criteri di ricerca che può in molti casi essere ingannevole. Per il concerto in questione, affidandosi a piattaforme di acquisto non ufficiali, si rischia di pagare anche il triplo del costo del biglietto.

L'introduzione della norma che prevede l'obbligo di emettere solo biglietti nominativi ha certamente ridotto il mercato della rivendita dei biglietti a prezzi maggiorati, ma esistono ancora siti che una volta incassato il pagamento, chiedono di indicare il nominativo da riportare sul biglietto (che dovrebbe essere indicato invece prima di effettuare il pagamento), lasciando intuire che il biglietto sarà acquistato in un secondo momento dal sito ufficiale dal venditore stesso, magari pagandolo la metà di quanto a noi richiesto e ricavandone così un cospicuo profitto.