Morti in solitudine per Covid, una serata al cimitero di Trento

Musica e parole per commemorare le oltre 1400 vittime del Covid in Trentino

Morti in solitudine per Covid, una serata al cimitero di Trento
TgrTrento
Sono ad oggi 1.433  le persone morte per Covid in Trentino. Donne e uomini morti in isolamento, assistiti amorevolmente dai sanitari ma senza il conforto dei loro cari.

Molti se ne sono andati senza nemmeno un funerale.
Nell'ideale ricordo di tutti loro si è svolto ieri sera al cimitero monumentale di Trento un momento di riflessione e commiato, con interventi musicali e commenti letterari.

 Un rito laico e cristiano, aperto a tutte le confessioni, un canovaccio sul quale Renzo Fracalossi, autore e regista di teatro civile, ha  scandagliato il dolore della storia ed ha recuperato testi di grande pathos: dall’alto medievale Laudario da Cortona (seconda metà del XIII secolo), alle didascalie delle Danze macabre che affrescano le chiese cimiteriali di Pinzolo e Carisolo.
Dal canto funebre degli indiani Navajos, ai versi senza tempo di Pablo Neruda
C'è stata poi la musica, con il coro Filarmonico Trentino diretto dal maestro Sandro Filippi, il coro polifonico Vox Cordis di Fornace, diretto dal maestro Mauro Cristelli. Al gruppo degli Ottoni del Conservatorio di Bolzano il compito di introdurre e concludere la serata con l’esecuzione della “Funeral music march for queen Mary” di Henry Purcell.

Le istituzioni rappresentate dal presidente della Provincia Maurizio Fugatti; dal sindaco di Trento Franco Ianeselli; dall’arcivescovo Lauro Tisi.

Guarda il servizio di Danilo Elia
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Musica e parole al cimitero per ricordare le vittime del Covid morte in solitudine