E allora ci siamo: domenica prossima (il 26 settembre) si voterà, in Trentino, per il referendum propositivo sul distretto biologico.
E' un momento importante di decisione collettiva - democrazia diretta - dicono le 30 associazioni che lo hanno promosso e sono ricorse al Tar per convincere la Provincia a fissare la data. L'obiettivo è fare del Trentino una terra libera da pesticidi.
Quale sarà il quesito proposto? Sulla scheda sarà scritto
“Volete che, al fine di tutelare la salute, l'ambiente e la biodiversità, la Provincia Autonoma di Trento disciplini l'istituzione su tutto il territorio agricolo provinciale di un distretto biologico, adottando iniziative legislative e provvedimenti amministrativi – nel rispetto delle competenze nazionali ed europee – finalizzati a promuovere la coltivazione, l'allevamento, la trasformazione, la preparazione alimentare e agroindustriale dei prodotti agricoli prevalentemente con i metodi biologici, ai sensi dell’articolo 13 del decreto legislativo 228/2001, e compatibilmente con i distretti biologici esistenti?”
Si dovrà rispondere con un sì o con un no.
I seggi saranno aperti domenica dalle 6 alle 22, coinvolgendo 420.000 elettori. Ci si dovrà presentare con la normale scheda elettorale e il documento d'identità. E possible anche votare dall'ospedale - per i degenti - facendo richiesta al proprio sindaco.
Per ritenere valido il referendum - che ricordiamolo è propositivo, cioè propone una legge - serve che almeno il 40 per cento vada a votare.
Il risultato lo scopriremo dopo lo spoglio, che inizierà lunedì 27 settembre, alle 7.50
E' un momento importante di decisione collettiva - democrazia diretta - dicono le 30 associazioni che lo hanno promosso e sono ricorse al Tar per convincere la Provincia a fissare la data. L'obiettivo è fare del Trentino una terra libera da pesticidi.
Quale sarà il quesito proposto? Sulla scheda sarà scritto
“Volete che, al fine di tutelare la salute, l'ambiente e la biodiversità, la Provincia Autonoma di Trento disciplini l'istituzione su tutto il territorio agricolo provinciale di un distretto biologico, adottando iniziative legislative e provvedimenti amministrativi – nel rispetto delle competenze nazionali ed europee – finalizzati a promuovere la coltivazione, l'allevamento, la trasformazione, la preparazione alimentare e agroindustriale dei prodotti agricoli prevalentemente con i metodi biologici, ai sensi dell’articolo 13 del decreto legislativo 228/2001, e compatibilmente con i distretti biologici esistenti?”
Si dovrà rispondere con un sì o con un no.
I seggi saranno aperti domenica dalle 6 alle 22, coinvolgendo 420.000 elettori. Ci si dovrà presentare con la normale scheda elettorale e il documento d'identità. E possible anche votare dall'ospedale - per i degenti - facendo richiesta al proprio sindaco.
Per ritenere valido il referendum - che ricordiamolo è propositivo, cioè propone una legge - serve che almeno il 40 per cento vada a votare.
Il risultato lo scopriremo dopo lo spoglio, che inizierà lunedì 27 settembre, alle 7.50