Nella foto una pianta di limone, specie "Femminello Siracusano"
Alla Fondazione Mach di San Michele all'Adige sequenziato per la prima volta il genoma del limone.
Continua dunque la performance dell'istituto di ricerca trentino che in passato ha già studiato i genomi di vite, fragola , lampone, pero e noce oltre a specie arboree e insetti.
In questo caso la Fem è stata affiancata dall'Università di Catania e dall'istituto cinese Hunan Agricultural University.
La varietà sequenziata è quella del Femminello Siracusano, il limone più presente nell'area siciliana, dove si conta il 90 per cento della produzione nazionale.
La comunità scientifica ha ora a disposizione, quasi interamente, l'esatta posizione e la funzione dei 35 mila geni del limone.
Ciò consentirà importanti ricadute sul settore produttivo limonicolo, permettendo di isolare varietà resistenti alle malattie e aumentando i valori salutistici e nutritivi del prodotto.
Il limone sarebbe -secondo le analisi genetiche sugli agrumi- un ibrido derivanti dall'incrocio tra il cedro e l'arancio amaro.
Continua dunque la performance dell'istituto di ricerca trentino che in passato ha già studiato i genomi di vite, fragola , lampone, pero e noce oltre a specie arboree e insetti.
In questo caso la Fem è stata affiancata dall'Università di Catania e dall'istituto cinese Hunan Agricultural University.
La varietà sequenziata è quella del Femminello Siracusano, il limone più presente nell'area siciliana, dove si conta il 90 per cento della produzione nazionale.
La comunità scientifica ha ora a disposizione, quasi interamente, l'esatta posizione e la funzione dei 35 mila geni del limone.
Ciò consentirà importanti ricadute sul settore produttivo limonicolo, permettendo di isolare varietà resistenti alle malattie e aumentando i valori salutistici e nutritivi del prodotto.
Il limone sarebbe -secondo le analisi genetiche sugli agrumi- un ibrido derivanti dall'incrocio tra il cedro e l'arancio amaro.