Smaltimento

Piano rifiuti, il Trentino guarda al termovalorizzatore

Tra i cambiamenti, l'aumento delle tariffe per lo smaltimento da 160 euro a 225 euro a tonnellata (decisione contestata dai sindaci trentini) e la ricerca di nuove soluzioni tecnologiche

Piano rifiuti, il Trentino guarda al termovalorizzatore
@tgr
"Non è intenzione di questa giunta andare ad aprire altre discariche, dovremo trovare soluzioni ben definite". Il vice presidente della Giunta provinciale Mario Tonina parla di rifiuti e non usa mai la parola inceneritore e nemmeno termovalorizzatore, ma il senso è quello. Un impianto di smaltimento che possa anche produrre energia, che risolva il problema delle discariche (ormai esaurite) e che renda autonoma la gestione provinciale. "Basta, quindi, portare il residuo dei rifiuti trentini fuori provincia", ad esempio a Bolzano.

L'ipotesi è contenuta nell'ultimo aggiornamento al piano provinciale rifiuti. Il 2022  - ha detto ancora Tonina - sarà l'anno delle scelte. Intanto la giunta provinciale ha aumentato le tariffe per lo smaltimento. E ha incontrato subito il muro dei sindaci e anche dei sindacati. Il tema è bollente. E siamo solo all'inizio.

Ma Tonina avverte così i territori: "Su questo tema tutti si devono sentire coinvolti. Nessuno può chiamarsi fuori per dire sì i rifiuti devono essere gestiti, ma non sul mio territorio".