La nuova ordinanza

Alunni contagiati in classe e didattica a distanza, ecco le regole trentine

Regole che differiscono da quelle nazionali in particolare per le scuole dell'Infanzia e per le Superiori

Alunni contagiati in classe e didattica a distanza, ecco le regole trentine
@Tgr Trento
Sul tema dei contagi a scuola e della didattica a distanza nelle prossime ore la Provincia di Trento emanerà un'ordinanza in cui chiarirà i criteri - in parte divergenti da quelli nazionali - in base ai quali le classi potranno o meno restare in presenza.

Per le scuole dell'infanzia rimangono due i contagi che fanno scattare la chiusura, mentre a livello nazionale ne basta uno. Stessa regola per elementari e medie: si va in Dad, didattica a distanza, con due positivi. Il decreto governativo prevede la medesima disposizione ma solo fino alla prima media, mentre l'ordinanza trentina coprirà l'intero ciclo.

Più articolata la situazione alle scuole superiori: qui con due contagi si rimane in presenza, mentre le regole nazionali vorrebbero la Dad per i non vaccinati. Misura che scatterà, in Trentino, solo a partire dal terzo contagio. Con quattro positivi, invece, tutti a casa. "Rispetto alle indicazioni nazionali - ha commentato il presidente Fugatti - abbiamo dato un numero in più per restare aperti". 

Un'altra novità riguarda la durata della sospensione delle lezioni per le classi in quarantena, che passa da 14 a 10 giorni. La Provincia vorrebbe abbassarla a 8 o 7, ma si deciderà, a seconda dell'andamento dei contagi, tra un paio di settimane.

Intanto le classi in quarantena sono 189, circa il 5% delle quattromila totali. Salgono a 500 gli insegnanti a casa perché malati o contatti di positivi, 200 quelli sospesi. Una situazione pesante - ha detto il dirigente provinciale Roberto Ceccato - per il momento il sistema regge ma se continuasse così il servizio scolastico ne risentirà.

Nel video il servizio di Maddalena Boggiano.