Ginecologia, nuovo incidente probatorio. In aula i genitori di Sara Pedri

L'inchiesta sui presunti maltrattamenti nel reparto dell'ospedale Santa Chiara. Presente anche l'ex primario Saverio Tateo

Ginecologia, nuovo incidente probatorio. In aula i genitori di Sara Pedri
TgrTrento
Porte chiuse in Tribunale a Trento per l'incidente probatorio nel procedimento per maltrattamenti a carico di Saverio Tateo, ex primario di ginecologia dell'ospedale di Trento in cui lavorava Sara Pedri, e della sua assistente Liliana Mereu. Entrambi si sono sempre dichiarati estranei alle accuse mosse.

Per la prima volta in aula, oltre l'indagato Tateo, anche i genitori della ginecologa forlivese assistiti dall'avvocato Gentile.

Due le testi esaminate. Si tratta di un'infermiera e di una dottoressa.

Dall'interno dell'aula, dalle parole delle testi, filtrano conferme del clima di tensione all'interno del reparto, di continue angherie professionali, persino di paura.

Nel racconto di una di loro, il momento definito angosciante del briefing mattutino. Il timore di parlare e di essere attaccati. E poi gli episodi in sala operatoria, con una Sara Pedri sempre più scossa e e insicura. Nel reparto, ha continuato una delle due testi, era diventato persino impossibile andare in mensa, la pausa pranzo quasi una colpa, "ci vergognavamo di mangiare", sono state le parole.

Di Sara Pedri non sono mai state ritrovate le tracce dopo la scomparsa il 4 marzo di un anno fa nei pressi del lago di Santa Giustina, in Val di Non. L'ipotesi è di suicidio per il disagio che la giovane avrebbe vissuto sul luogo di lavoro.