Morì per un gioco erotico. Il Tribunale dispone il risarcimento

Assicurazioni condannate a risarcire la famiglia trentina

Morì per un gioco erotico. Il Tribunale dispone il risarcimento
TgrTrento
Il caso risale a 10 anni fa e destò grande scalpore: un uomo morì impiccato durante delle pratiche sadomaso nell’ambito di una relazione extraconiugale a Trento.
L'uomo aveva stipulato due polizze contro gli infortuni mortali ma le due assicurazioni non intendevano pagare l’indennizzo alla famiglia.
Ne è sorta una vertenza civilistica.
Con due sentenze, i tribunali di Milano e Trento hanno disposto che le società assicuratrici versino l'indennizzo. 
Il primo, da 22.000 euro, per il contratto di assicurazione contro gli infortuni mortali. Il secondo, da 20.000 euro, per due polizze (“Polizza multirischi” e “Polizza infortuni correntisti capitali fissi free”).
Ne dà notizie la Giesse Risarcimento Danni. 
Nella sentenza si legge che la morte del 37enne «non è stato frutto di una scelta suicidaria, ma diretta conseguenza di un grave infortunio e pertanto rientrante nella copertura assicurativa».
«Preme evidenziare – scrive il giudice – che il decesso dell’uomo costituisce ai sensi di polizza un “infortunio mortale”, il quale dà diritto al pagamento dell’indennizzo, laddove si consideri che lo stesso non è stato causato da una scelta intenzionale della vittima, non è derivato da malattia e la cui causa è individuabile in un fattore esterno, ovvero ab extrinseco, e non ad esempio da vecchiaia o patologia».
A distanza di 10 anni dal fatto, la moglie e i due figli dell’uomo sono riusciti a ottenere l’indennizzo.