Edilizia abitativa

ITEA, sì a cinque progetti di ristrutturazione, per il 74% con fondi PNRR

Prevista la riqualificazione, anche energetica, di 156 alloggi fra Trento, Rovereto e Cadine. E il rifacimento di due stabili dismessi, a Mori e nel capoluogo. Per non perdere i fondi nazionali bisognerà trovare imprese disponibili nei tempi previsti

ITEA, sì a cinque progetti di ristrutturazione, per il 74% con fondi PNRR
@tgrtrento
E' arrivato proprio sul gong l'ok del Consiglio di Amministrazione di ITEA a cinque progetti di ristrutturazione o riqualificazione di altrettanti immobili in Trentino. Un piano da oltre 18 milioni di euro, per 180 alloggi complessivi, finanziato al 74 per cento dal fondo complementare PNRR e, per il resto, con fondi del socio unico - ovvero la Provincia.

Ora, le preoccupazioni del CdA sono tutte sui tempi. Il cronoprogramma del Ministero delle Infrastrutture chiede infatti l'affidamento dei lavori entro fine marzo 2023, con inizio non oltre tre mesi dopo. Già lunedì saranno inviati ad APAC - per la predisposizione delle gare - i progetti più impegnativi, che interessano due immobili abbandonati: l'area ex-aziende agrarie a Mori e un angolo dei casoni in via Filzi, a Trento.

Altri 156 alloggi - abitati - saranno rinnovati nella parte esterna e riqualificati a livello energetico: in via Coltura, a Cadine, in via Europa a Rovereto e in Via Chiocchetti, a Trento.

Con la carenza di materie prime, l'esplosione dei loro costi e la penuria d'imprese edili disponibili, però, gli ingegneri ITEA temono che le gare possano andare deserte. Eventuali ritardi sarebbero fatali, soprattutto ai progetti sui due stabili dismessi, che richiederanno circa due anni di lavori. Per non perdere i fondi nazionali, tutte le opere dovranno concludersi entro marzo 2026.

Ottimista, comunque, la presidente ITEA, Francesca Gerosa: "Speriamo - ha detto - che ci siano imprese che credono in questi progetti nella collaborazione con ITEA e che insieme a noi vogliano dare dei buoni risultati alla comunità trentina".