Creare nuove opportunità di export per le industrie trentine. Per vendere prodotti e servizi, sempre di più, e in tutto il mondo.
Questo il senso dell'Export Day, ormai arrivato alla sua nona edizione e organizzato da Trentino Export, cooperativa di aziende che dal 1975 assiste gli imprenditori locali che guardano all'estero, alla Cantina Vivallis di Nogaredo.
Per il tessuto economico l'Export Day è un momento importante perché le esportazioni in provincia hanno ormai toccato i 4 miliardi e 400 milioni di euro (dati 2021). Anno positivo il 2022, in linea con i 12 mesi precedenti per quanto riguarda il trend delle esportazioni. Sul 2023 invece ci sono molti interrogativi dovuti ai venti di recessione globale.
"Ci sono tanti punti interrogativi sul 2023 - Barbara Fedrizzi, presidente di Trentino Export -. Per investire ora bisogna essere coraggiosi, però bisogna anche avere fiducia nel futuro. Noi col nostro evento tentiamo di dare nuove possibilità a tutte le aziende".
La guerra, le sanzioni e ora il caro energia hanno chiuso molte porte, a cominciare da importanti mercati ad est. Per questo le imprese trentine guardano a nuove opportunità. Non solo l'Europa o gli Usa, da sempre territori di riferimento per l'export, ma anche il Canada, il Brasile e la Corea del Sud.
Se i prodotti sono di qualità le opportunità ci sono anche per le piccole aziende. Fabio Ognibeni, amministratore della Cirese di Tesero in Val di Fiemme, guida un'azienda di 13 dipendenti che però, nonostante le dimensioni, vende in tutto il mondo. "Abbiamo venduto il nostro legno per gli strumenti musicali anche ai liutai canadesi. Esportare il nostro legno lì, in un paese dove il legno è presente in maniera massiccia, è stata una grandissima soddisfazione. Un po' come vendere i frigoriferi agli eschimesi ".
Per il futuro, accanto ai classici settori trainanti (meccanica, alimentare, vino), ci saranno nuove possibilità di business. "Abbiamo l’opportunità di fare sistema, dato che essendo piccoli dobbiamo essere più organizzati e forti degli altri territori nel presentarci all’esterno - dichiara l'assessore provinciale alle attività produttive Achille Spinelli -. Possiamo contare su diversi punti di forza: accanto ai settori tradizionali ci sono nuove aree da sviluppare come intelligenza artificiale, life sciences e non solo. La strategia vincente passa per il marketing integrato e il marchio ‘Trentino’, che possa promuovere anche con le nuove tecnologie il nostro territorio e i suoi prodotti. L’obiettivo complessivo è la crescita del nostro Pil provinciale”.