Cani alla catena: il Consiglio provinciale di Trento vota il divieto

Sono previste sanzioni da 400 a 800 euro per chi lega i cani alla catena

Cani alla catena: il Consiglio provinciale di Trento vota il divieto
Ansa
Con 20 voti a favore e nove astenuti il Consiglio della Provincia autonoma di Trento ha approvato il disegno di legge di Claudio Cia, poi accorpato ad un’analoga proposta legislativa d’iniziativa della Giunta, per vietare l’utilizzo della catena, o di qualsiasi altro strumento di contenzione simile per i cani.
Gli strumenti di contenzione restano consentiti solo per ragioni sanitarie, o per ragioni urgenti e temporanee di sicurezza.
Resta anche l’obbligo di condurre i cani al guinzaglio nelle aree urbane e nei luoghi aperti al pubblico.
E' vero che il divieto di catena era già previsto dalla legge provinciale sugli animali d’affezione del 2012; si trattava però di una norma inefficace nella sostanza perché non erano previste sanzioni per i trasgressori. La legge votata ora dal consiglio provinciale prevede sanzioni per i trasgressori dai 400 agli 800.