A 10 giorni dalla morte di Andrea Papi, un riassunto della vicenda

Cosa è successo dal 5 aprile in poi? Ve lo raccontiamo qui. L'attacco mortale di JJ4 segna un prima e un dopo nel delicato affaire della gestione degli orsi in Trentino e della convivenza con l'uomo

A 10 giorni dalla morte di Andrea Papi, un riassunto della vicenda
TgrTrento
JJ4 da piccola

Jj4 e la morte di Andrea Papi

La priorità della giunta provinciale trentina è catturare e abbattere Jj4 individuata - tramite le analisi genetiche condotte nei laboratori della Fondazione Mach di San Michele all'Adige - come l'orsa che ha ucciso nel pomeriggio di mercoledì 5 aprile 2023 il 26enne di Caldes Andrea Papi mentre si allenava di corsa, come faceva abitualmente, nei boschi sopra il paese della Val di Sole.

La notizia dei primi esiti dell'autopsia che hanno decretato che la colpevole è Jj4 - su cui pende ora un'ordinanza di abbattimento a firma del presidente della Provincia di Trento, Maurizio Fugatti - è arrivata proprio nel giorno dell'ultimo saluto ad Andrea, mercoledì 12 aprile quando i 12 Comuni della Val di Sole hanno dichiarato il lutto cittadino.

E' stato questo il primo caso di aggressione mortale da orso in Italia.

Ma tra animalisti e Provincia è scontro. L'ultimo decreto del Tar (del 14 aprile) che ha accolto il ricorso di Lav e altre associazioni dell'8 aprile sulla prima ordinanza di abbattimento emessa dal presidente Fugatti, dice sostanzialmente che JJ4, l'orsa del Peller si può catturare ma per abbatterla serve un parere formale favorevole di Ispra. L'Ispra ha annunciato che la documentazione per l'abbattimento sta arrivando. La Provincia dal canto suo sta preparando ulteriore documentazione da inviare al Tar.

Tuttavia, Pietro Genovesi, responsabile del servizio per il coordinamento della fauna selvatica di Ispra, precisa: "Per chiarezza dei ruoli, noi siamo chiamati a prendere valutazioni tecniche in base alla storia di un determinato orso, mentre secondo la legge il potere decisionale è, in questo caso, della Provincia di Trento". 

Andrea Papi frequentava spesso la montagna Instagram
Andrea Papi frequentava spesso la montagna

Le operazioni di cattura di Jj4

Sul monte Peller, la zona in cui si muove Jj4, che è considerata un'orsa stanziale e ha 17 anni, si aggirano una ventina di orsi. Quindi le operazioni di cattura si configurano di estrema complessità. L'installazione delle trappole a tubo è cominciata ma non si escludono altre tecniche, neppure la possibilità dell'uccisione diretta con il fucile, qualora l'incolumità dei forestali fosse a rischio. Sul posto sono operative due squadre di forestali e unità cinofile specializzate anti-orso. 

Jj4 è identificabile inequivocabilmente, ha spiegato ancora De Col, perché dovrebbe essere in possesso di un radiocollare (tuttavia non funzionante) ma soprattutto perché è dotata di un orecchino, che riporta un codice identificativo univoco dell'animale. 

Qui gli attacchi precedenti di Jj4 e, sotto, le possibili modalità di cattura nelle parole di Sergio Tonolli, Servizio Foreste e Fauna della Provincia. 

Il dolore della famiglia e la risposta del presidente Maurizio Fugatti.

"Se qualcuno ha fatto errori faccia un passo indietro, si tolga la corona". Lo ha chiesto durante il funerale del figlio, il 12 aprile, Carlo Papi nella chiesa di Caldes gremita per la cerimonia celebrata da don Renato Pellegrini. Parlando ancora del figlio Andrea, Carlo Papi ha aggiunto: “La nostra famiglia è distrutta e non sarà più la stessa, aiutaci a trovare la pace, aiuta me e la mamma a superare questo dolore disumano. Oggi per noi le notti sono lunghissime, piene di ricordi, di angoscia e di rabbia, rabbia verso chi non ha agito prima, rabbia perché si poteva evitare e ora non si può tornare indietro ma non siamo gli unici a non poter dormire notti tranquilli. Chi ha la responsabilità di quanto accaduto non può dormire sonni sereni, mi rivolgo a qualcuno qui dentro: se qualcuno ha fatto degli errori, per cortesia, faccia un passo indietro e dica mea culpa”.

La risposta del presidente Fugatti: "Sono tormentato. Provo rabbia e dolore per quanto accaduto ma avevamo le mani legate. Non mi sento responsabile", ha detto il governatore nella conferenza stampa del 13 aprile, nella quale ha ricostruito le vicende legali attorno alla vicenda di JJ4, addebitando a giudici e Ispra il divieto di catturare e abbattere l'orsa in passato perché “aveva i cuccioli”.

Agli animalisti che si stanno muovendo anche per vie legali per salvare la vita all'orsa del Peller, il presidente della Provincia ha replicato con toni duri: “Fatevi avanti e diteci voi dove sistemare 70 orsi”. 

Intanto la famiglia Papi chiede giustizia e non un risarcimento. Qui il nostro approfondimento

 

 

Il feretro di Andrea Papi TgrTrento
Il feretro di Andrea Papi
I saluti degli amici di Andrea Papi TgrTrento
I saluti degli amici di Andrea Papi

TRE ORSI DA ABBATTERE: JJ4, Mj5 e M62

Sono tre gli orsi da abbattere per la giunta provinciale, oltre a JJ4.

Il caso Mj5

Il parere favorevole di Ispra per abbattere Mj5, l'orso che ha aggredito Alessandro Cicolini in Val di Rabbi il 5 marzo 2023, è già arrivato. 

Il caso M62

Destino segnato anche per M62 che ha atteggiamenti confidenti. M62 è stato protagonista di predazioni e incursioni nella zona dell'altopiano della Paganella fratello di M57, il plantigrado che aggredì un carabiniere ad Andalo portato al Casteller e ora in un parco faunistico in Ungheria).

Al Casteller è custodito inoltre M49, che è stato alla ribalta delle cronache nazionali per le due fughe dal recinto alle porte di Trento.

Quanti orsi ci sono in Trentino. L'ipotesi di dimezzarne il numero.

Da aggiungere che il presidente Fugatti ha detto che il suo obiettivo è di dimezzare il complessivo di orsi in Trentino perché la loro presenza è diventata incompatibile con la sicurezza delle comunità di montagna. Il numero di orsi stimato in Trentino si aggira tra i 100 e i 130.

Il progetto Life Ursus

Era il 1996 quando per la prima volta si decise di reintrodurre gli orsi nelle Alpi centrali. Con il progetto Life Ursus, finanziato dall'Unione europea, la provincia di Trento, il Parco Adamello Brenta e l'Istituto nazionale della fauna selvatica prevedevano di ricostituire in qualche decennio una popolazione di 40-50 esemplari. 

In un sondaggio effettuato tra la popolazione - parte dello studio di fattibilità - si disse a favore del progetto il 70% degli intervistati. Oggi tutto è cambiato. Qui il link.

MJ5 nel 2017 (nella trappola a tubo l'orsa Dg3) TgrTrento
MJ5 nel 2017 (nella trappola a tubo l'orsa Dg3)