Lutto nel mondo dell'alpinismo: è morto precipitando dal Campanile Alto sulle Dolomiti di Brenta in Trentino Ermanno Salvaterra.
Aveva domato il Torre, è morto sulle montagne di casa
68 anni, guida alpina di Pinzolo (Trento), Salvaterra era primo di cordata sulla via Hartmann-Krauss sulla cresta ovest del Campanile Alto, con difficoltà fino al IV+.
Nella parte finale della via, a una quota di circa 2.750 m, probabilmente a causa del cedimento di un appiglio, è precipitato per circa 20 metri. I soccorsi arrivati con l'elicottero non hanno potuto che constatare il decesso. La salma è stata portata a Madonna di Campiglio. Incolume il compagno di cordata.
Salvaterra era uno dei più noti alpinisti, protagonista di numerose imprese nel gruppo del Brenta ma soprattutto in Sudamerica, in Patagonia, in particolare sul Cerro Torre, tanto da essere soprannominato “l'uomo del Torre".
Aveva portato a termine anche discese estreme con gli sci ed era autore di filmati e libri dedicati alle sue imprese alpinistiche.

Il cordoglio della Sat
“Ci lascia una grande persona - dice la Presidenza di SAT - Fin da giovanissimo, con la sua famiglia che ne era conduttrice, ha passato le sue estati al nostro Rifugio XII Apostoli per diventarne poi, da adulto, il gestore ufficiale fino al 2007. Un lungo tratto di sentiero percorso assieme quindi, che lo inserisce, a buon diritto, tra i gestori storici del nostro Sodalizio che non dimenticheremo”.
Le imprese in Patagonia
Qui sopra, dagli archivi della Rai di Trento il servizio del TG regionale del 17 novembre 2004 nel quale Lorenzo Lucianer raccontava la nuova conquista di Salvaterra sulla montagna della Patagonia.
Era la quarta salita sull'iconica vetta (la prima nel 1983 con Maurizio Giarolli), intrapresa con Alessandro Beltrami ed a Giacomo Rossetti aprendo una nuova via sulla parete est Quinque anni ad paradisum.
Un anno dopo, nel 2005 il capolavoro alpinistico con Rolando Garibotti sulla parete nord ripercorrendo la via di Cesare Maestri nel 1959.
Salvaterra non trovò tracce di quel passaggio, avvalorando la tesi sulla mancata conquista di Maestri.