Dopo circa due mesi di sostanziale stabilità del numero dei nuovi casi settimanali da quattro settimane consecutive si rileva una progressiva ripresa della circolazione virale. In Trentino l’incidenza tra il 7 e il 13 settembre è salita a 29 casi / 1000 abitanti. Una crescita del 42,3% (44 % la media italiana), comunque ancora tra le più basse in valore assoluto.
La percentuale di posti in area medica occupata da pazienti con Covid -19 è dell’ 1,7% (il valore più basso a livello nazionale) mentre nessuno è in terapia intensiva. Il Ministero della salute attualmente segnala 233 positivi (13 in provincia di Bolzano)
“Numeri sì bassi – commenta Nino Cartabellotta, presidente della Fondazione GIMBE – ma anche ampiamente sottostimati rispetto al reale impatto della circolazione virale perché il sistema di monitoraggio di fatto poggia in larga misura su base volontaria” per questo anche l’età media degli infetti è particolarmente alta
Varianti
Le varianti circolanti appartengono tutte alla “famiglia” Omicron. Nell’ultimo report dell’European Centre for Disease Prevention and Control (ECDC) del 7 settembre 2023 non vengono segnalate “varianti di preoccupazione”, ma solo “varianti di interesse”. In Italia, l’ultima indagine rapida dell’ISS, effettuata su campioni notificati dal 21 al 27 agosto 2023, riporta come prevalente (41,9%) la variante EG.5 (cd. Eris), in rapido aumento in Europa, Stati Uniti e Asia.
Reinfezioni
Secondo l’Istituto Superiore di Sanità, la percentuale di infezioni riportate in soggetti con almeno un’infezione pregressa (reinfezioni) è lievemente aumentata nelle ultime settimane, per poi stabilizzarsi intorno al 39% (dato nazionale)