Pane, pasta, frutta e verdura e altri alimenti di prima necessità. Ma anche prodotti per l'igiene personale e per l'infanzia. Le persone singole e i nuclei familiari in difficoltà possono trovare tutto questo nel nuovo emporio solidale del Centro di solidarietà di Trento, in via Melta 22. Aperto lo scorso 6 novembre, può farsi carico dei bisogni di circa 150 famiglie.
Come un supermercato, ma senza l'uso del denaro. Qui la spesa si fa "spendendo" dei punti mensili che sono assegnati a ogni utente dopo un colloquio nel quale si considerano elementi come l'ISEE e il numero dei componenti del nucleo familiare. A coadiuvare le persone è sempre un volontario, per offrire anche un momento di ascolto e di sostegno a 360 gradi.
L’emporio è uno strumento in più per rispondere a necessità di aiuto sempre crescenti in Provincia dopo la pandemia: “Abbiamo visto un incremento del 56% - spiega la responsabile del Centro di solidarietà di Trento Eloisa Modena - l'anno scorso siamo arrivati ad avere in carico 220 famiglie. Significa che ogni mese diamo da mangiare a 780 persone circa”.
E dopo il Covid è stata l'inflazione a complicare le cose per molti: “Il costo della vita sta colpendo tutta quella fascia che fino a due anni fa riusciva a non aver bisogno d'aiuto - sottolinea Modena - soprattutto donne sole con bambini e anziani. Sono spesso trentini e ora hanno bisogno di un sostegno che chiedono con grande dignità, ma anche con molta fatica”.
All'emporio si affianca un punto d'ascolto e uno spazio per i bambini, dove i più piccoli possono giocare mentre gli adulti fanno la spesa. Gli orari di apertura sono dalle 16 alle 19 il lunedì, il martedì (giorno in cui è aperto anche dalle 10 alle 12.30) e il giovedì. Porte aperte anche il sabato dalle 10 alle 13.
guarda il servizio di Paolo Scandale