Anche gli psichiatri trentini scrivono a Mattarella: "Servono due miliardi nei prossimi tre anni"

L'appello rivolto alle istituzioni è stato firmato anche da Elena Bravi e Claudio Agostini, che però dice: “Ad Arco presto un centro per gli adolescenti”. Nell'audio l'intervista

Sono sempre di più in Italia i pazienti affetti da malattie mentali, un problema acuito dalla pandemia da Covid-19 e dal lockdown.

L'Italia, però, sta perdendo psichiatri e professionisti per curarle. Da qui l’appello alle istituzioni di 91 primari italiani, tra cui Claudio Agostini, direttore dell’Unità operativa di psichiatria Val di Non, Val di Sole, Rotaliana e Paganella, e la psicologa Elena Bravi, a capo dell’Area salute mentale dell’Apss.  

Rivolgendosi al presidente della Repubblica Sergio Mattarella, al governo, al Parlamento e alle Regioni, gli specialisti chiedono di avviare un percorso concreto, vincolando risorse definite per i dipartimenti di salute mentale, un piano straordinario di assunzioni, secondo gli standard per l’assistenza territoriale.

 “Le condizioni drammatiche nelle quali stiamo sempre più scivolando - scrivono - ci consentono di erogare ormai con estrema difficoltà le prestazioni che dovrebbero essere garantite dai livelli essenziali di assistenza".

“Il Trentino - aggiunge però ai nostri microfoni Agostini - sta cercando di fare la sua parte: presto sarà aperto un nuovo centro specializzato ad Arco riservato in particolare agli adolescenti”.